Oggi siamo in compagnia del bravissimo fumettista genovese Steve Debrevi che ha realizzato i disegni de “Gli Invincibili”, un progetto sviluppato in collaborazione con l’Associazione “Lo Scarabocchiatore” e con lo sceneggiatore Marco Ferrandino. Marco Bianchini ai disegni e William Bondi ai colori hanno realizzato la splendida copertina.
Un progetto solidale che ha anche lo scopo di sostenere l’Associazione “Insieme si può Sarno”, da anni impegnata con iniziative di inclusione e di appoggio alle famiglie che vivono quotidianamente i problemi legati all’autismo.
Steve Debrevi saluta i lettori di Liguria Today
“L’autismo non è un dono e per molti è una lotta senza fine contro scuole, luoghi di lavoro e bulli. Ma da un certo punto di vista può essere un superpotere” ha dichiarato in più di un’occasione Greta Thunberg.
Ancora una volta l’arte, il talento e la cultura come veicolo di sensibilizzazione e di inclusione.
Steve, com’è nato il progetto de Gli Invincibili?
Faccio parte de Lo scarabocchiatore, l’associazione che promuove la Nona Arte, ovvero il Fumetto. In collaborazione con Insieme si può Sarno, associazione nata nel 2019 dalla volontà del presidente Biagio Ruocco e della moglie Giusy Nozzolino coinvolti in prima persona con il loro figlio Ciro che soffre di autismo, sono stato chiamato per prendere parte a questo progetto.
L’obiettivo di questo fumetto?
Innanzitutto occorre ricordare che Gli Invincibili è un fumetto speciale che aiuta le famiglie e tutti i piccoli lettori.
E’ un’arma buona, un super potere contro i giudizi della società.
Cinque i personaggi le cui caratteristiche diventano un super potere. Sonyc che zittisce i nemici tappandosi le orecchie. Butterfly che sbatte le braccia fino a decollare, Cirux Bell – il leader- che suona le campanelle colorate con cui crea dei pentagrammi che catturano i nemici.
E poi Jump che riesce a saltare da una vignetta all’altra della tavola e Perfect che mette tutto in ordine e che usa le onomatopee, prende le lettere e le scaglia contro gli avversari.
Il fumetto in questo caso aiuta a rompere il muro che separa questi bambini dalla nostra realtà e insegna a noi adulti a non avere paura dell’autismo.
Per prima cosa una pura e semplice curiosità: perchè Steve?
In effetti mi chiamo Stefano, ma a 18 anni facevo il musicista e Steve era un nome senza dubbio più adatto per calcare il palcoscenico. E così è rimasto nel corso degli anni.
Steve, si narra tu sia stato un bambino molto precoce: è davvero così?
In effetti sì. A tre anni leggevo le notizie de Il Secolo XIX a mio nonno, poi verso i cinque, sei anni ho iniziato a disegnare ovunque e qualunque cosa, carta e matite sono diventate il regalo in assoluto più ambito.
Anche per i disegni c’era di mezzo mio nonno: lui adorava i cavalli e io, naturalmente, ho iniziato a disegnare cavalli! Solo in un secondo momento sono passato alle persone, ai paesaggi, agli oggetti di casa.
E’ nata una vera e propria passione che ti ha visto andare avanti senza fermarti per un sacco di tempo.
Ho sempre viaggiato molto: a diciassette anni sono andato a Parigi dove, dopo il diploma di geometra, ho vissuto per un anno intero. Grazie al mio zio parigino ho avuto la grossa opportunità di disegnare e dipingere per alcuni mesi a Montmartre. In casa con me e lo zio c’era, infatti, un pittore parigino che mi ha introdotto nell’ambiente. E’ stata un’esperienza davvero molto interessante e formativa.
Come si sviluppa la tua carriera di fumettista?
Mi sono appassionato soprattutto alla scuola sudamericana, alla classica americana a quella Italiana e naturalmente al fumetto Disney.
A sedici anni “sono andato a bottega” da Piero Ravaioli, dove per la prima volta ho potuto vedere le tavole originali dei suoi eroi prima della stampa.
Probabilmente è stato in questa occasione che mi sono innamorato del tutto dell’arte del fumetto.
Ho scoperto che hai debuttato a Savona, in quale circostanza?
Sono passati quasi trent’anni, ma effettivamente sì, ho esposto per la prima volta nel 1993 a Savona nella suggestiva cornice della Fortezza del Priamar. L’anno successivo è iniziata la pubblicazione di due personaggi a fumetti, Gippo ed Ernesto psicoterapeuta, in un giornale genovese “Il Corriere” dal 1994 al 2001 e una rivista torinese “Dynamite” dal 2002 al 2010.
Oltre a passare il tempo a disegnare di che cosa ti occupi?
A dire la verità disegno quasi sempre: fumetti, murales, ritratti, illustrazioni e linee di t-shirt personalizzate.
Recentemente ho realizzato la copertina per il disco di Natale di Josh Abbott. Dal 2020, poi, mi sono avvicinato alla grafica digitale ed ora abbino le due tecniche.
Attualmente lavoro ad un fumetto per una rivista di retrogames e disegno su commissione sulla piattaforma on line “Fiverr”.
Un’altra mia passione è il pianoforte che ho iniziato a suonare ad otto anni.
Dove possiamo trovare i tuoi lavori?
Sui miei profili Facebook ed Instagram. Poi ho un profilo autore su Amazon con tre albi sul disegno per i più piccoli e uno shop on line dove mi diverto a creare magliette e gadget personalizzati.
Com’è andata la partecipazione a Comicon 2022?
Ho partecipato solo virtualmente perchè sto seguendo, al momento, anche un altro importante progetto.
Gli Invincibili erano però presenti con Marco Ferrandino e gli altri allo stand Douglas edizioni.
Per chi fosse interessato ricordo che il fumetto si può acquistare presso la fumetteria ComicSans e l’edicola di P.zza Baracca a Sestri Ponente, oltre che su www.insiemesipuosarno.it/invincibili. Il ricavato sarà devoluto all’associazione Insieme si può Sarno per contribuire alla realizzazione di nuovi progetti.
Steve Debrevi
La bocca della verità
Venti curiosità per conoscere ed apprezzare meglio
STEVE DEBREVI
Nome completo e soprannome
Steve Debrevi
Le tue origini
Genovese
Età
51 anni, nato l’11/5/1971, Toro
Studi
Geometra
Professione
Fumettista
Famiglia
Mia mamma, mio papà, la mia gatta ed il mio cane
Una canzone
The power of love
Un artista
Eros Ramazzotti
Un film
Ritorno al futuro
Un libro
Ricordi di scuola di Giovanni Mosca
Una parola/frase
Amo gli animali, odio gli imbecilli
Un animale
Cane
Un luogo
Astoria
Una bevanda
Seven Up
Un piatto
Gnocchi al pesto
Un tuo pregio
Umiltà
Un tuo difetto
Troppo generoso
Un desiderio
Visitare l’Australia
Un rimpianto
Non aver fatto il Liceo Artistico
Il tuo prossimo progetto
E’ segreto…