Il giudice ha deciso il rinvio a giudizio di tutti i 59 imputati per il crollo del Ponte Morandi. La prima udienza è fissata per il prossimo 7 luglio.
Il giudice Paola Faggioni, dopo avere accolto la richiesta di patteggiamento da parte di Autostrade per l’Italia e Spea, ha accolto altresì la richiesta dei pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno di processare i 59 imputati e il sequestro dei reperti.
La decisione di rinviare a giudizio gli indagati è stata presa oggi, a partire dall’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci, e a seguire i dirigenti di Autostrade, e i vertici e i funzionari di Aspi e Spea. Tutti con l’accusa comune di omicidio colposo, ma con altre contestazioni quali omicidio stradale, disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo doloso, rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza, falso, omissione d’atti d’ufficio.
Egle Possetti, portavoce del comitato che riunisce i parenti delle vittime, ha affermato “Noi, dopo tutto quello che abbiamo passato, ci aspettiamo tempi brevi e nessun intoppo. Anche se stare tranquilli sarà difficile, dopo tutto questo tempo, e non possiamo fidarci finché non sarà presa l’ultima decisione del processo. E cioè finché non sarà scritta l’ultima riga di questa vicenda giudiziaria”.