Domani 22 febbraio, la Sala del Consiglio Regionale della Liguria sarà ufficialmente intitolata a Sandro Pertini.
Partigiano, giornalista e politico italiano, è stato il settimo presidente della Repubblica dal 1978 al 1985.
Nella prima guerra mondiale combatté sul fronte dell’Isonzo e fu proposto per la medaglia d’argento nel 1917 per valori militari. Ma poiché era simpatizzante socialista, la proposta cadde nel vuoto sino al 1985, anno in cui gli fu invece conferita.
Fu un presidente molto amato tra due colleghi non altrettanto amati, infatti successe a Giovanni Leone e gli successe Francesco Cossiga. Tra i Capi di Governo del suo settennato ricordiamo Andreotti, Forlani, Spadolini e Craxi. E proprio di Craxi si racconta che appena eletto presidente, Pertini non gli strinse la mano perché convinto che non lo avesse votato.
Resta celebre la sua famosa affermazione:
“Non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà”.
Nato nel 1896 a San Giovanni di Stella, in provincia di Savona, prima di essere eletto presidente della Repubblica Pertini ricoprì cariche importanti come Segretario del Partito Socialista Italiano nel 1945, Deputato dell’Assemblea Costituente dal ’46 al ’48, Presidente della Camera dei deputati dal ’68 al ’76, lavorando inoltre a svariati incarichi parlamentari.
E alla fine del suo settennato, fu senatore dal 1985 sino al 1990, anno della sua morte per complicazioni insorte dopo una brutta caduta.
L’iter di intitolare la Sala del Consiglio Regionale a Sandro Pertini è iniziato nel 2019 su proposta dell’ANPI. Proposta che fu approvata all’unanimità dalla giunta e dal governatore Giovanni Toti.
La foto che proponiamo, è la famosissima fotografia scattata a Sandro Pertini nel 1982 al Santiago Bernabeu, quando l’Italia vinse i mondiali di calcio.