C’è qualcosa di romantico che trapela dalla conferenza stampa di Ariel Dello Strologo. Che non è la pacatezza della voce con cui comunica, e neanche l’ergersi a paladino della lotta contro le disuguaglianze e il degrado ambientale. No, è un romanticismo che poggia su una semplice frase da lui pronunciata: “La sinistra è diversa dalla destra“.
Una frase che richiama antichi fasti, per così dire, di pensiero e militanza. E cioè il tentativo di difendere o creare, a seconda dei casi, un bene comune da condividere. La trappola, naturalmente, è che questo romanticismo può trasformarsi in anacronismo. Ma Ariel Dello Strologo è convinto, grazie alla coalizione che lo sostiene, di trasformare il romanticismo in azioni concrete.
La candidatura a sindaco di Genova di Dello Strologo nasce quindi da una metamorfosi del centrosinistra, che da accozzaglia litigiosa si è infine coesa per contrastare il centrodestra. Ma soprattutto, afferma Dello Strologo, per realizzare un “progetto” che coincide, parole sue “con la lotta a ogni tipo di disuguaglianza, sia essa economica, civile, sociale e sanitaria. Così da riuscire a creare lavoro, sviluppo e una ridistribuzione della ricchezza”.
I tre assi portanti del progetto che a tutti gli effetti possiamo dunque chiamare “Progetto Disuguaglianza” sono i seguenti
Porto – che secondo il candidato sindaco deve vivere con la città e viceversa
Turismo
Industria leggera – che gira intorno alla tecnologia e ai centri direzionali.
“La lotta alle disuguaglianze” dice il candidato “va fatta con la prevenzione, e la formula della prevenzione è l’istruzione che bisogna riorganizzare partendo dagli asili nido sino all’università. Il mio obiettivo è che Genova recuperi quell’identità positiva che è andata perduta negli ultimi anni. Perché Genova è una città in cerca di una identità, dove i giovani possano studiare e trovare lavoro”.
Ed ecco la speranza del bene condiviso “Per poter realizzare una città comunitaria serve un forte legame tra le generazioni e cioè Un Patto Generazionale”.
“Io voglio fare l’Amministratore Pubblico con una forza congressista che tenga conto della relazione tra azione e spesa, del recupero delle aree abbandonate e della manutenzione di una città trascurata”.
La nuova coalizione dei partiti del centro sinistra ha appena avviato un percorso virtuoso, ha rimarcato Dello Strologo, e io non sono uomo di partito, ma un uomo di area.