Negli ultimi anni, il servizio delle TAGESMUTTER, ovvero delle mamme di giorno, si è diffuso molto anche in Liguria. Specialmente durante il periodo della pandemia.
Si tratta di un servizio a metà tra un micro-nido e una tata di fiducia, con orari flessibili, pochi bambini, educatrici qualificate e un ambiente caldo e famigliare.
La figura della Tagesmutter, che di solito è anche mamma, si pone come terza possibilità per chi deve tornare al lavoro dopo il congedo maternità. Ponendosi così come alternativa al “nido” o a baby sitter e nonni.
Tagesmutter significa quindi letteralmente mamma di giorno, ed è un servizio che nell’Europa del nord è diffuso da quasi vent’anni. Possono ospitare sino a un massimo di cinque bambini, e gli orari vengono di solito concordati singolarmente. Un gruppo di “socializzazione” ristretto se paragonato al nido vero e proprio, ma che in questo momento di forti contagi da coronavirus sta funzionando molto bene.
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Tagesmutter: il servizio aumenta anche a Genova
Ma Tagesmutter naturalmente non ci si improvvisa. Per diventarlo bisogna partecipare a un corso di 250 ore di cui 200 di lezione e 50 di tirocinio. Con una frequenza obbligatoria dell’80% delle ore. E l’accesso al corso è subordinato al superamento di una difficile selezione. Per questo la Tagesmutter è una figura professionalmente formata e in continuo aggiornamento. Ed è riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Pare che a Genova, in tempo di Covid, ci sia un boom di richieste di Tagesmutter. Infatti, per ridurre il rischio di contagio, molti genitori hanno scelto di mandare i figli in ambienti meno frequentati rispetto all’asilo tradizionale.
Marta Brusoni, capogruppo di Vince Genova, ha promesso il suo sostegno per aumentare in tempi brevi il numero di Tagesmutter, proponendo la questione al consiglio comunale affinché il Comune favorisca l’apertura di nuovi centri Tagesmutter.
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