Il numero uno del club blucerchiato, Massimo Ferrero, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Milano questa mattina per reati societari e bancarotta. Secondo quanto appreso dall’ANSA, il presidente della Sampdoria è stato trasferito nel carcere di San Vittore mentre per altre 5 persone coinvolte sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tra questi spiccano i nomi di suo nipote, Giorgio, e della figlia Vanessa.
L’inchiesta che ha portato alla cattura è stata condotta dalla procura di Paola, in provincia di Cosenza, ed ha indagato sui fallimenti delle società cinematografiche calabresi di Ferrero. Le aziende incriminate sono tre: Blu Cinematografica GF (già indagata in passato per presunta evasione fiscale), Ellemme Group (fallita dopo un solo film prodotto risalente al 2010) e Maestrale, fallite tutte tra il 2017 (le prime due) ed il 2021 (l’ultima).
Il club blucerchiato non sarebbe però coinvolto nell’inchiesta e questo lascia tirare un sospiro di sollievo a staff, società e tifosi. Per uno strano scherzo del destino, nei giorni scorsi il presidentissimo aveva espresso la sua volontà di lasciare il timone del Doria. “Se qualcuno è in grado di dare più luce di me alla Sampdoria si faccia avanti, sono pronto ad ascoltarlo. E, nel caso, a passare la mano. Naturalmente a condizioni eque, dando il giusto valore alla società!“, erano state infatti le parole di Ferrero.
Adesso bisognerà capire come si evolverà la situazione e soprattutto chi gli succederà in un momento non semplice neanche per la squadra.
Alessandro Gargiulo