Questa mattina a Genova oltre 2.500 persone hanno marciato in corteo, bloccato alcune arterie principali della città per protestare, nell’ambito dello sciopero generale, contro le politiche del governo Draghi in tema di sicurezza e salute sul lavoro, salari, precariato e licenziamenti.
I sindacati di base Usb, Cobas, Sicobas, Cub e Orsa, organizzatori della manifestazione, hanno chiarito che si tratta di protesta per chiedere maggiori diritti e tutele in ambito lavorativo.
A sfilare in corteo anche uno spezzone dei centri sociali con in testa i militanti del centro sociale “Terra di nessuno” recentemente sgomberato.
Il corteo, partito dal Terminal Traghetti con in testa i lavoratori portuali ha percorso la Sopraelevata fino a sotto la sede di Confindustria.
Un gruppo di portuali si è poi staccato dal corpo principale del corteo per fare un breve blitz con i fumogeni davanti al palazzo dei portuali. Sulle colonne di Palazzo San Giorgio, che ospita l’Authority Portuale hanno lasciato scritto le parole ‘Servi’ e ‘No Bari’, un riferimento alle navi che trasportano armi.
Al corteo hanno aderito anche alcuni rappresentanti del gruppo No Green Pass genovesi.
La delegazione ha subito preso le distanze dalle violenze di Roma precisando che si è trattato di “un piccolo gruppo organizzato che è riuscito a sfruttare la forza della massa di decine di migliaia di cittadini democratici per portare avanti la propria agenda” e chiarendo che “il movimento contro il Green Pass a Genova è impermeabile a queste infiltrazioni“.
Un corte nel corteo dunque, che ha mandato in tilt il traffico cittadino bloccando da una parte la Sopraelevata e dall’altra la sottostante via Milano.
Il corteo si è poi diviso.
I partecipanti allo sciopero contro le politiche del governo Draghi si sono radunati davanti alla sede di Confindustria. Mentre chi manifestava contro il Green Pass si è radunato davanti alla prefettura.
I manifestanti dello sciopero generale, dopo il presidio davanti a Confindustria, hanno infine sciolto la protesta.
I No Green Pass sono invece andati avanti con la manifestazione continuando a creare disagi alla circolazione.