I prefetti liguri “si stanno attrezzando per accogliere fino a un massimo di 300-350 profughi afghani in Liguria. Queste persone verranno inserite in strutture diffuse sul territorio regionale idonee a ospitarli nel periodo post quarantena. Redistribuendo presumibilmente in Regione i 206 profughi già arrivati a Sanremo e gli 8 arrivati a Genova“.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone al termine di un videocollegamento sui profughi afghani organizzato dalla Prefettura di Genova a cui hanno partecipato anche gli assessori regionali Ilaria Cavo (Politiche socio sanitarie e Terzo settore) e Andrea Benveduti (Immigrazione), insieme ai rappresentanti dell’Anci.
Lunedì prossimo scadrà la quarantena per i 206 profughi già arrivati a Sanremo. E alla fine della prossima settimana quella per gli 8 accolti a Genova.
“Sono prevalentemente famiglie, quindi si tratta di migranti diversi da quelli gestiti nelle precedenti ondate migratorie. Le famiglie non si possono dividere, – sottolinea Giampedrone – Come Regione Liguria abbiamo ribadito la nostra disponibilità a ospitare fino a dieci-quindici profughi nella nostra struttura Covid per le quarantene a Genova-Albaro mentre non abbiamo strutture di Protezione civile per ospitare le persone post quarantena. Manderemo ai Prefetti la ricognizione di tutte le strutture private e pubbliche che abbiamo utilizzato nel periodo della pandemia per i pazienti non gravi, poi saranno le Prefetture a valutare se utilizzarle“.
Anche l’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, si è presa l’impegno di fornire alle Prefetture nel più breve tempo possibile l’indicazione di strutture sul territorio idonee a ospitare i rifugiati.
“Ho dato disponibilità a fare una ricognizione anche nell’ambiente del Terzo settore – ha detto Ilaria Cavo – per verificare se ci sono spazi disponibili, ovviamente ciò che le Prefetture cercano è una sistemazione temporanea dopo la quarantena per far partire i progetti di integrazione di lungo periodo che hanno bisogno di tempo per essere elaborati“.