Allora – ci si chiede – qual è l’interesse a questa linea? L’interesse è quello di portare le merci dal porto al nord.
Allora, cominciamo con il dire che nel porto oramai da decenni l’occupazione è in calo a causa dei processi di automazione della logistica.
I portuali, i camalli, storica figura importante per la storia della città e per la storia del mondo del lavoro in tutta Italia, sono passati da migliaia a meno di 1000. I moli sono quattro quinti in mano a multinazionali che niente hanno a che vedere con Genova e che quindi non portano e non porteranno ricchezza a Genova, i containers viaggeranno su e giù.
Teniamo presente che il valore di un container oggi è circa €12.000 a box per chi lo vuole affittare. E chi ci guarda dentro troverà un pacco di merci assolutamente inutile, dalle bamboline cinesi a rifiuti lombardi che partono per destinazione ignota.
Ci sono prodotti ovviamente importanti da importare e prodotti importanti da esportare.
La gran parte dei treni che andrebbero e verrebbero sarebbero da una parte pieni di containers vuoti che tornano in porto, di merci altamente pericolose come rifiuti e rifiuti speciali che verranno e vengono normalmente imbarcati nel nostro porto.
Ovviamente ci sarà la parte di merci assolutamente necessaria che deve raggiungere il porto o dal porto raggiungere il nord, sull’altare degli interessi internazionali, di una occupazione sicuramente in caduta, di nessuna garanzia sulla sicurezza (come abbiamo potuto già verificare per i lavori al nodo di San Benigno, per i lavori al terzo valico per cui sono stati denunciati e arrestati più volte importanti dirigenti di azienda).
Noi ci ritroveremo una ennesima linea ferroviaria e ci ritroveremo l’ennesima distruzione della Valle.
Parliamo della Gronda a Bolzaneto. E parliamo di cantieri. E parliamo di cemento e di perdita di decine di sorgenti d’acqua. E soprattutto parliamo di amianto che verrà necessariamente stivato a Bolzaneto e poi trasportato secondo qualche idea a nostro giudizio piuttosto balzana attraverso una specie di tapis roulant fino in porto dove poi dovrebbe essere utilizzato per usi diversi.
A questa meravigliosa prospettiva dobbiamo aggiungere un nuovo ponte a Bolzaneto, quello per la bretella.
Dobbiamo aggiungere il solito immancabile supermercato, che tanto Bucci ama, al posto della fabbrica dell’Eridania. E nessun intervento di compensazione e di valorizzazione della Valle. In più cantieri per i prossimi dieci anni.
Si sono scordati anche che il primo a parlare della proposta del nuovo ospedale di Valle è stato il centro-destra. Secondo le idee di Biasotti il nuovo ospedale avrebbe dovuto essere costruito all’altezza delle Eridania, invece quell’area andrà al supermercato.
Si parla della costruzione di case di cohousing per anziani e di case di abitazione per studenti dell’università, case che costruite al Campasso avranno intorno nulla. Saranno dormitori.
Perché, ovviamente gli universitari vanno all’università e per gli anziani a distanza di anziano al Campasso non c’è nulla.
Andrea Agostini (continua)