Per le vie genovesi luoghi dedicati all’abbigliamento sostenibile offrono la possibilità di fare acquisti che fanno bene al pianeta e alle persone.
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Sostenibile, green, eco, etica, slow, consapevole. Sono innumerevoli i termini utilizzati per definire la moda attenta al pianeta e ai lavoratori.
Si tratta di un filone del fashion che si pone l’obiettivo di trasformare il comparto dell’abbigliamento i cui effetti negativi ledono il pianeta e le persone.
Secondo i dati l’industria tessile è la seconda più inquinante a livello globale. I materiali utilizzati dalle catene del fast fashion sono chimici e tossici. Questo non solo porta ad aumentare l’inquinamento globale ma crea problematiche per la nostra pelle.
Altra grande criticità riguarda le condizioni a cui sono soggetti i lavoratori. Nelle fatiscenti fabbriche di noti brand del fashion, delocalizzate in paesi in via di sviluppo, i turni di lavoro sono estenuanti e i salari bassissimi.
La moda sostenibile diventa quindi sempre di più percorso da seguire con urgenza.
E Genova non manca all’appello. Per le vie genovesi sono sparsi luoghi dello shopping consapevole. Punti vendita dove è possibile acquistare capi realizzati con materiali a basso impatto ambientale e nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
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Le vie genovesi dello shopping sostenibile: una mappatura dei negozi della moda eco
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Domandarsi prima di comprare un capo chi davvero l’ha fatto e il materiale con cui è stato realizzato è davvero importante.
É fondamentale per essere più consapevoli dei propri acquisti e rendersi conto che comprare in negozi del fast fashion ha delle ripercussioni più grandi di quelle che si pensa. Ma esistono delle alternative.
E anche a Genova sono presenti negozi dove è possibile acquistare prodotti etici.
Partendo dalla zona del Porto Antico presso la Bottega Solidale Altromercato si può vivere un’esperienza di shopping sostenibile. Oltre a prodotti alimentari, per la casa e per il corpo, qui è possibili acquistare capi green di svariati brand etici. La Bottega ha anche un altro punto vendita in via Galata.
Rimanendo sempre nella zona centrale, a metà di via XX Settembre è presente il negozio di Progetto Quid, un marchio creato dalla veneta Anna Fiscale che da vita ad abiti dalle rimanenze di tessuto di noti brand.
A realizzare i capi sono donne in condizioni di fragilità. L’abbigliamento diventa così anche uno strumento di reinserimento lavorativo.
In via Colombo e in via Luccoli, poi, vi sono i negozi dello Spaventapasseri che crea pezzi unici realizzati a mano con tessuti recuperati dalle rimanenze di grandi aziende.
Infine, nel cuore del centro storico, in vico dei Notari, è situato Paccotiglia, un concept store che offre prodotti di design e prodotti di moda slow.
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E se amate il vintage sappiate che sono innumerevoli i negozi che offrono capi unici appartenenti a epoche passate.
Da Almanacco, situato in via in via dei Macelli di Soziglia, a Borotalco di Sannino’s, in via di Canneto il Lungo. In Vico Casana si trova Man and the city vintage e in via XXV Aprile Lipstick Vintage. Immancabile poi una puntata a Papillon Genova, in via San Vincenzo e a Betty Page, in via Luccoli.