Dal veterano alla promessa, fino al talento incompiuto. Juventus-Genoa si avvicina (si giocherà domenica alle 18) e per ben cinque giocatori rossoblu non si tratterà di una partita come le altre: per alcuni la Juve è il passato, per altri – in prestito al Grifone – potrebbe rappresentare il futuro.
Nonostante il rendimento del Genoa, da inizio stagione, lasci piuttosto a desiderare, gli ex Juve presenti in organico – almeno sulla carta – comporrebbero una squadra di calcetto niente male.
Juventus-Genoa: la partita del riscatto
MATTIA PERIN – Per primo il tassello fondamentale, quello che se non c’è “tocca andare in porta a giro”. Mattia Perin ha recuperato dall’infortunio e domenica sarà titolare. Cresciuto nel Genoa, all’apice della carriera ha tentato il grande salto in bianconero, ma non è mai riuscito a scalzare Szczesny nelle gerarchie. Dopo due anni in panchina è tornato al Genoa con tanta voglia di riscatto.
DOMENICO CRISCITO – Un altro grande deluso dal passaggio alla Juventus. Dopo i primissimi successi in Serie B con il Genoa, Mimmo Criscito torna a Torino, dove già aveva trascorso parte della sua carriera giovanile, per giocare in bianconero nell’anno del ritorno in Serie A. Il suo rendimento non convince la Juve: dal 2008 Criscito si dividerà tra Genova e San Pietroburgo, dove giocherà per 7 stagioni con la maglia dello Zenit.
LUCA PELLEGRINI – Il terzino sinistro, nel giro della Nazionale maggiore, è stato acquistato dalla Juventus nel 2019, dopo alcune apparizioni positive con la maglia della Roma, squadra in cui nasce e cresce calcisticamente. L’anno in prestito a Cagliari sembrava averlo definitivamente consacrato, ma la Juventus ha preferito “parcheggiarlo” altrove per un’altra stagione. Sotto la Lanterna.
STEFANO STURARO – Storico gregario della Juve di Allegri, Sturaro muove i primi passi proprio nel Genoa, dove gioca due stagioni importanti dal 2013 al 2015. Dopo 90 presenze in bianconero e un prestito infelice allo Sporting Lisbona, il centrocampista sanremese fa ritorno a Genova.
MARKO PJACA – Nessuna squadra di calcetto è completa senza il terminale offensivo. Di Marko Pjaca, agli Europei del 2016, si diceva – e vedeva – un gran bene. Astro nascente del calcio croato, fu prelevato dalla Juventus. Da allora, l’inizio di un calvario: due infortuni gravi e una girandola di prestiti tra Schalke, Fiorentina e Anderlecht, al termine dei quali colleziona solo 4 gol in 4 stagioni. Ora, al Genoa, nonostante le “solite” noie muscolari che non gli garantiscono la giusta continuità, ha segnato 3 reti.
Che sia la volta buona?
Tommaso Imperato