Sgominata baby gang a Genova: arrestati due ragazzi
Due ragazzi arrestati per aver organizzato una banda che aggrediva coetanei. La banda, che si chiamava "Santana", estorceva denaro tramite un distributore automatico, costringendo le vittime ad acquistare prodotti. E proprio dalle immagini di video...

Sgominata baby gang a Genova: arrestati due ragazzi

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Due ragazzi arrestati per aver organizzato una banda che aggrediva coetanei.

La banda, che si chiamava “Santana”, estorceva denaro tramite un distributore automatico, costringendo le vittime ad acquistare prodotti.

E proprio dalle immagini di video sorveglianza è emerso che la “banda della merendina” coinvolgeva una decina tra ragazzi e ragazze.

In seguito le indagini del commissariato Centro hanno portato alla luce un altro caso di aggressione.

Il gruppo di giovanissimi ha infatti aggredito con colpi di casco un altro ragazzino, “colpevole” di aver guardato la ragazza del giovane boss della banda.

Vista la gravità degli episodi, il giudice del tribunale per i minori ha arrestato due ragazzi di 16 e 17 anni abitanti nel centro storico e ritenuti i più aggressivi.

Un terzo ragazzo è attualmente oggetto di ulteriori indagini.

La banda era organizzata con veri e propri ruoli, regole e mansioni.

Grazie alla denuncia di una vittima quattordicenne di Carignano, che ha raccontato d’essere stata derubato all’interno dei negozi automatici, sono partite le indagini.

«Mi hanno circondato e costretto a spendere nelle macchinette tutti i soldi che avevo », ha spiegato la vittima agli agenti.

In azione la squadra investigativa del commissariato di Matteotti

La squadra investigativa del commissariato di Matteotti, tramite appostamenti all’interno del negozio automatico, ha identificato tutti i ragazzi.

Ha poi confermato, grazie alle telecamere di sorveglianza, le dinamiche della banda organizzata.

Così hanno dichiarano gli agenti: «Agivano facendo leva sulla forza del branco e bloccavano i coetanei, impedendo loro ogni via di fuga e passando alle maniere forti al primo accenno di reazione».

Le indagini hanno poi portato alla luce il collegamento con un’altra aggressione, ai danni uno studente quindicenne finito al pronto soccorso dell’ospedale Galliera con un grave trauma.
Lo studente aveva riconosciuto gli aggressori e raccontato di essere stato aggredito per aver guardato una ragazza.
Le indagini sono in corso, nel tentativo di ricondurre alla stessa banda una serie di altre aggressioni, avvenute con modalità simili nello stesso quartiere.

 

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Articolo a cura di un collaboratore indipendente. N.d.R: L’opinione degli autori non coincide necessariamente con quella della Redazione.

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