Come abbondantemente previsto dai diversi istituti meteo, è arrivato il grande freddo e con esso l’uso ripetitivo e abusato dell’espressione “fa un freddo cane”.
Ma perché il freddo viene associato al migliore amico dell’uomo?
Esplorando internet è possibile trovare diverse ipotesi.
L’origine più probabile sembra legata al modo in cui i popoli antichi si relazionavano con il cane, che non era certo un animale da compagnia né riceveva le attenzioni che oggi gli vengono riservate. Infatti, il cane era spesso privato del cibo per renderlo più aggressivo contro ladri e intrusi e lasciato in catene fuori delle abitazioni a causa delle malattie infettive da cui era afflitto. Tuttavia, in caso di grande freddo, il cane veniva accolto in casa – era pur sempre un bene prezioso – e così il detto “fa un freddo cane” trova la spiegazione: fa tanto freddo che abbiamo fatto entrare il cane in casa.
Molto condivisa è anche un’altra versione del detto, in base alla quale il freddo si attaccherebbe alle ossa e morderebbe, proprio come potrebbe fare un cane che morde.
Un’ulteriore interpretazione, la più gettonata, fa risalire il detto all’antica consuetudine dei popoli eschimesi di usare frasi che facevano riferimento al cane, animale molto utilizzato durante la loro vita quotidiana, per spiegare il freddo eccessivo che provavano: ‘fa un freddo cane’ o ‘oggi fa freddo per due cani’ significava, infatti, che, per potersi riscaldare, era necessario far entrare in casa uno o due di questi animali. Quindi, l’intensità più o meno elevata del gelo veniva misurata a numero di cani necessario a riscaldare meglio l’ambiente.