Il 7 maggio di dieci anni fa, lo scontro tra la nave container Jolly Nero e la Torre Piloti di Genova strappò la vita di 9 persone. Il tragico crollo, dovuto ad un errore e all’eccessiva velocità dell’enorme imbarcazione nella manovra di uscita dal porto, sconvolse la città e l’intero paese, dando il via ad una serie di processi giudiziari. Nonostante le condanne, le ammende e le indagini a catena scattate negli anni, dalle strumentazioni di bordo difettose alla progettazione della struttura crollata, resta più che mai presente il dolore per la scomparsa di nove innocenti.
Esaurite le potenzialità mediatiche di quest’ennesima tragedia all’italiana, frutto di possibili disattenzioni, superficialità e scarico di responsabilità, la narrativa dell’incidente si è affievolita sempre più negli anni. Un decennio più tardi, però, l’annuncio di Paolo Piacenza, commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, torna a far parlare della Torre Piloti. Il dirigente ha infatti dichiarato che la nuova struttura sarà inaugurata in occasione del prossimo Salone Nautico.
Il progetto della Torre Piloti
L’edificio prenderà forma nel nuovo Waterfront di Levante, più precisamente su un’isola artificiale nei pressi dell’ex fiera. Il progetto, nato dalle idee di Renzo Piano, comprenderà probabilmente anche due blocchi sopraelevati in cui avranno sede gli alloggi del personale, gli uffici e i locali tecnici. Per quanto riguarda i costi della nuova Torre Piloti di Genova, la costruzione prevede un investimento di 19,5 milioni di euro, di cui 500mila provenienti dal progetto europeo Renew4age.
Senza ombra di dubbio, la struttura rappresenterà l’ennesimo elemento architettonico della nuova Superba, dando continuità al percorso di rinascita inaugurato dalle amministrazioni locali. Tuttavia, la speranza è che questa non sia l’ennesima ricostruzione per cancellare una tragedia, bensì un gesto che spinga politici e classi dirigenti a fare di più per evitare simili disastri in futuro.