Presentato ieri 31 maggio l’Alter-Bilancio di Ariel Dello Strologo per le elezioni amministrative di Genova, con 8 macro obiettivi e 35 linee di attività.
La lista guidata da Ariel Dello Strologo ha preparato un programma di mandato ai progetti concreti da declinare in assi e obiettivi, pronti per essere attuati sin dal primo giorno dopo le elezioni dagli assessori e dal sindaco.
Queste le parole di soddisfazione di Dello Strologo:
“Dopo aver dimostrato di avere idee chiare in materia di digitalizzazione della macchina comunale, oggi abbiamo presentato l’architrave dell’amministrazione comunale. Cioè il bilancio. Anzi, un Alter-Bilancio. Non basta dire di essere bravi a realizzare opere pubbliche. Si tratta di avere le competenze per gestire la complessità che deriva dall’esigenza di coniugare il bilancio ordinario e la finanza straordinaria derivante sia dal Pnrr, sia dagli aiuti economici che sono conseguenza di gravi accadimenti che hanno interessato Genova. Il tutto senza perdere di vista l’obiettivo della ridistribuzione della ricchezza”.
Al secondo appuntamento con SIAMO PRONTI A GOVERNARE, Dello Strologo ha dunque presentato i numeri del rilancio di Genova insieme con le candidate al consiglio comunale Giovanna Badalassi (Genova Civica) e Cristina Lodi (PD), e con Irene Tinagli, presidente della Commissione Affari Economici del Parlamento.
La risposta progressista allo sperpero e agli interventi casuali e preferenziali è un alter-bilancio con 8 macro obiettivi in 35 linee di attività, basato su una diversa idea di sviluppo e sull’equità sociale. All’interno di ogni linea di attività sono sviluppati i progetti.
Quattro i punti fondamentali su cui siamo già al lavoro ha spiegato l’economista Giovanna Badalassi:
analisi statistica di contesto a un alto livello di consapevolezza e di profondità;
analisi degli indicatori di bilancio basato sui dati resi pubblici;
traduzione del programma di mandato in progetti operativi – cioè il passaggio dall’enunciazione politica alla pratica e tecnica di governo finanziaria;
costruzione degli strumenti di governance del programma di mandato.
Persone, manutenzione, viabilità: l’idea è quella di ridurre le distanze grazie alla georeferenziazione dei progetti e dei servizi. Così che il Comune abbia a disposizione una mappatura dell’impatto sociale delle azioni che intraprende. La cartografia, secondo Dello Strologo, non sarà più applicata soltanto all’urbanistica, ma anche a tutti i servizi che possono avere una ricaduta territoriale.
A conclusione di ogni progetto o di sue fasi significative, è previsto un processo di valutazione di impatto sulla cittadinanza che terrà conto della differenza di genere (bilancio di genere) e delle varie tipologie della popolazione secondo criteri di età, impiego, origine, vulnerabilità e altro.
Durante l’incontro, riferendosi agli oltre 160 mila over 65 residenti a Genova, Cristina Lodi ha affermato che:
“Una città che non dedica la cura necessaria all’erogazione dei servizi per la sua popolazione e i suoi cittadini più fragili non può essere una città funzionale ed efficiente. Pur essendo la città più vecchia d’Europa, Genova è anche una delle città che spende meno in Italia per l’assistenza agli anziani”.
Sullo stesso tono Irene Tinagli:
“Una città deve essere a dimensione della sua persona più fragile. Su questo si misura la qualità e la lungimiranza di un’amministrazione comunale. Oltre alle infrastrutture c’è bisogno di prendersi cura di altro. Qualità dell’aria, dei trasporti, dei servizi per i bambini e per gli anziani. Dello Strologo ha una squadra di persone serie, competenti, che collaborano in maniera metodica e con senso di responsabilità”.
Ciò che è uscito dall’incontro di ieri, quindi, è la promessa di una sorta di bilancio umanizzato rispetto alle persone. Tutti i progetti saranno valutati anche ricorrendo alla metodologia dello sviluppo umano di Amartya Sen, già adottata da alcune amministrazioni comunali più virtuose in Italia.