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Torna a far discutere la questione Primark. Il colosso irlandese resta il candidato numero uno per andare ad occupare gli spazi della ex Rinascente in Piccapietra ma il suo approdo a Genova può slittare ancora. Una trattativa che va avanti dal 2022 e che inizialmente doveva prevedere l’apertura nel 2025 ma invece si è passati al 2027, con il rischio di nuovi ritardi.
Il sindaco Piciocchi però rassicura: “Abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Primark e ci è stato confermato che ci sono sia i contratti preliminari sia la volontà di proseguire. Certamente noi abbiamo richiamato Bper all’esigenza di fornire tempi certi e veloci”.
Tuttavia dal 2022 ad oggi non sono stati fatti grandi passi avanti. I lavori per riqualificare l’edificio e metterlo a norma sono aumentati e Bper avrebbe quindi chiesto più tempo.
Primark a Genova per salvare Piccapietra
Da Tursi si evince che la pista Primark sia l’unica possibile per rivitalizzare l’area di Piccapietra che, negli ultimi anni, è stata soggetta a chiusure importanti. A partire proprio dalla vecchia Rinascente che ha chiuso i battenti nel 2018 fino all’ultima eclatante chiusura del Moody. Il brand irlandese quindi sarebbe l’ultima ancora di salvezza per ravvivare un’area che da sempre è stata grande snodo commerciale per lo shopping cittadino.
“Abbiamo rifatto i marciapiedi di via XII Ottobre, rifatto l’illuminazione e interventi in largo San Giuseppe e davanti alla banca Passadore – ha detto ancora Piciocchi – Oggi sono entrate alcune realtà commerciali legate al food. Stiamo lavorando con gli operatori più importanti che abitano quelle zone, prima su tutte Costa Crociere con cui in questi giorni ci stiamo interrogando su come rivitalizzare la piazza di Piccapietra che è un grande spazio ma al momento caratterizzato da pochi flussi” ha concluso il sindaco.
Se il piano Primark non andasse in porto ci sarebbe sempre una seconda opzione, tenuta finora nel cassetto proprio per il brand irlandese, e che consisterebbe di consegnare alla ex Rinascente, gli uffici della Corte d’Appello in modo da creare una cittadella della giustizia.
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