Tra le curiosità di questa tornata elettorale c’è anche la sincronia delle scelte di comunicazione dei due principali schieramenti: se è scontato che centrodestra e centrosinistra si punzecchino sugli stessi temi e riprendano le scelte lessicali dell’avversario, ha fatto sorridere anche il cambio di copertine all’unisono su Facebook delle due pagine a sostegno di Pietro Piciocchi e Silvia Salis, non sono nei tempi ma anche nella scelta di non mettere la faccia del rispettivo candidato.
Potrebbe essere una scelta fatta dagli esperti di campagna elettorale ingaggiati dai due schieramenti per evitare la ridondanza con l’immagine del profilo (dove su entrambe le pagine compare il volto del soggetto in primissimo piano, va detto), certo, ma si sono domandati sul significato comunicativo di questa decisione?
Piciocchi i tetti di Genova, Salis la sala della presentazione

La pagina Facebook Pietro Piciocchi per Genova sceglie infatti una veduta del centro storico con sullo sfondo il porto a incorniciare il claim della campagna (“Noi insieme per una Genova ancora più forte, ancora più sicura, ancora più accogliente”); una scelta diversa dalla sua rivale, che su Silvia Salis Sindaca capitalizza la sala piena alla presentazione di domenica 16 marzo e pone sì la candidata al centro, ma invece di mostrare la faccia la ritrae di spalle e mezza coperta dal suo slogan elettorale, “È già domani”.

La scelta delle foto, due modi molto diversi per comunicare il “noi”
Due modi diversi di richiamare il “noi” che sarà di certo una delle parole che tornerà più spesso nel corso della campagna. Il centrodestra deve fronteggiare le critiche al modello dell’uomo solo al comando incarnato negli ultimi anni da Bucci, di una leadership anche urlata e di decisioni che spesso non hanno fatto sentire la cittadinanza partecipe.
Un’eredità che oggi crea problemi a Piciocchi nel presentarsi come candidato forte e dotato di identità e posizioni politiche personali, anche a fronte dell’impegno a sostenerlo del suo ex-sindaco nella campagna elettorale… impegno che però non tutti gli elettori potrebbero gradire per i toni e il suo attuale ruolo istituzionale di presidente di Regione Liguria. La foto del centro storico vuole quindi integrarsi con il “noi” del messaggio elettorale per sottendere un senso di comunità e di unione con la città, che viene messa al centro.
Salis invece sceglie di porre l’attenzione sulle persone, in particolare sulla folla che ha salutato con entusiasmo la sua presentazione ufficiale come candidata della coalizione progressista. Riuscire a riempire una sala grande come il Grecale ai Magazzini del Cotone è segnale di una risposta forte dalla cittadinanza (non a caso gli avversari hanno sollevato dubbi sul buon gusto dell’evento, definito un’americanata, e irriso l’età media – in effetti abbastanza alta – dei partecipanti). La candidata si raffigura quindi di spalle per restituire i volti e la presenza dei suoi sostenitori, a dire “io non corro da sola”, sempre in antitesi con Piciocchi.
Una scelta diversa, che potrebbe a sua volta però attirarsi delle critiche, considerando che i visi riconoscibili appartengono a “soliti noti” (le prime due file erano riservate a esponenti dei partiti della coalizione), un tema su cui il centrodestra batte regolarmente per contestarla.
Scelta stilistica, ma può essere un boomerang?
Tuttavia, questa decisione non potrebbe trasmettere per entrambi i candidati una paura di metterci la faccia, anche solo su un social network com’è Facebook? O forse si tratta di un semplice caso.
Di certo quello che manca nelle due cover è quello che sta diventando il terzo incomodo della campagna elettorale: Marco Bucci. Il presidente di regione onnipresente. Resta da capire se incomodo lo sia per Salis o per Piciocchi…
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