La Procura Europea ha notificato a Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, l’atto di proroga delle indagini sulla gara per la realizzazione della nuova diga foranea del porto di Genova. L’appalto, successivamente trasformato in procedura negoziata, sarebbe stato viziato da irregolarità amministrative e penali, secondo quanto segnalato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac).
Come riportato dall’edizione locale di la Repubblica, i reati contestati nell’inchiesta sono turbativa d’asta, falso e malversazione, quest’ultima accusa implica il coinvolgimento non solo di amministratori pubblici, ma anche di soggetti privati.
Signorini, già coinvolto nell’inchiesta per corruzione in Liguria, è stato arrestato il 7 maggio 2024 e ha successivamente patteggiato una pena di tre anni e cinque mesi. Allo stesso modo, hanno patteggiato anche Aldo Spinelli, imprenditore portuale, e Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, su cui la Procura Europea sta conducendo ulteriori accertamenti.
L’inchiesta sulla diga foranea rappresenta uno dei principali filoni di indagine in corso in Liguria, con possibili sviluppi sulle responsabilità amministrative e politiche legate alla gestione dell’appalto.