La ristrutturazione di un giardino zen in Liguria: un lavoro di collaborazione e dettagli

La ristrutturazione di un giardino zen in Liguria: un lavoro di collaborazione e dettagli

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Nell’ambito di una recente ristrutturazione di un appartamento a Genova, una delle trasformazioni più suggestive è stata senza dubbio la parte del giardino, divenuto un’oasi di pace grazie alla collaborazione tra l’architetto Fiammetta Raggi De Marini, Dott. Simone Vacca, titolare di Giardini Genova e l’azienda Boofaga. Sebbene il progetto abbia interessato ogni angolo dell’abitazione, è il giardino a rappresentare il vero cuore pulsante della casa, lo spazio in cui rigenerarsi senza mai lasciare la città. Questo giardino, interamente progettato e rivisitato, è un perfetto esempio di come il design e la natura possano fondersi in un’unica visione.

Giardino zen

Il giardino zen nasce proprio con l’intento di creare un rifugio sereno in città, combinando le filosofie orientali con le esigenze della vita contemporanea. Grazie a una meticolosa cura nella scelta dei materiali, delle piante e degli arredi, questo spazio esterno è diventato il luogo ideale per il relax e anche la convivialità. Un perfetto equilibrio tra l’utilizzo degli elementi acqua, pietra e vegetazione rende ogni angolo del giardino una vera e propria esperienza sensoriale.

Il progetto di ristrutturazione: i dettagli

La ristrutturazione di un giardino zen in Liguria: un lavoro di collaborazione e dettagli

Il progetto di ristrutturazione del giardino di una residenza in Liguria ha visto una stretta collaborazione tra l’architetto Fiammetta Raggi De Marini, l’azienda multiservizi genovese Boofaga e il Dott. Simone Vacca, di Giardini Genova , che hanno lavorato insieme per realizzare un angolo di tranquillità e bellezza. Il risultato finale è un giardino che unisce eleganza e funzionalità, ispirandosi all’estetica del giardino orientale ma adattandosi alle esigenza contesto mediterraneo tipico della regione.

Il design e le piante

Il giardino è stato progettato ricreare le suggestioni tipiche del giardino zen, adattandole al clima e alle peculiarità del territorio ligure. “L’architetto ha fatto un ottimo lavoro nel progettare aiuole sinuose in uno spazio limitato – racconta Simone Vacca -. Abbiamo alternato l’erba con il ciottolo bianco di marmo di carrara levigato, creando un contrasto cromatico che si sposa perfettamente con il pavimento scelto per l’area. Un elemento distintivo del giardino è il falso pepe, una pianta dal portamento piangente, che è stata collocata in angolo del giardino di fronte alle finestre della zona giorno.”

“Questa pianta è stata utilizzata perché evoca l’atmosfera ricercata, ed è stata posta in una posizione baricentrica, poiché è l’esemplare più importante. Sotto le sue fronde è stata posta la statua di un Buddha in meditazione, che si raggiunge dopo un piccolo percorso sinuoso segnato da lastre di ardesia a spacco posizionate sull’erba e valorizzata la sera da un’illuminazione puntuale soffusa”, aggiunge l’architetto.

Giardino zen

Le piante scelte per il giardino non sono solo esteticamente piacevoli, ma anche simboliche. “Abbiamo piantato due agrumi vicino al Buddha, che si inseriscono in modo armonioso nel contesto – prosegue Simone Vacca -. Vicino al muro di contenimento, c’è un ulivo imponente e un bellissimo limone, entrambe esaltano la peculiarità della flora ligure e mediterranea.”

Un altro aspetto interessante del progetto è l’uso di piante dalle foglie rosse, come l’acero palmato. “L’acero palmato, con le sue foglie rosse in primavera ed estate, richiama il colore delle foglie dei cespugli più bassi di Loropetalum – spiega il giardiniere – tutto è stato pensato per dare sensazione positive di armonia e quiete.”

“Ora il giardino è pronto, ma con l’arrivo della primavera, le piante cambieranno aspetto – racconta l’architetto Fiammetta Raggi – sbocciando in nuove sfumature di colore. Questo sarà il momento in cui il giardino si mostrerà nella sua piena bellezza, con colori che vanno dal giallo al rosso, dal verde al bianco, che creeranno un’atmosfera ancora più suggestiva.”

I materiali: cura dei dettagli e funzionalità

La pavimentazione e i materiali scelti per il giardino sono stati fondamentali per creare l’atmosfera desiderata. “Abbiamo utilizzato ciottoli bianchi di medie dimensioni per le aiuole, alternandole al prato secondo linee sinuose e fluide, e abbiamo scelto di posizionare la fontana in una vasca di scaglie di ardesia con il bordo in pietra di luserna, creando un alternanza cromatica. La fontana è stata creata utilizzando un bacile in lamiera di acciaio corten il cui colore brunito riprende le tonalità cromatiche naturali. L’acqua trabocca dalla vasca che viene riempita in un ciclo continuo e caratterizza lo spazio con il suo suono completando il percorso sensoriale”, racconta poi Simone Vacca.

L’architetto, in merito alla progettazione del giardino, racconta: “Abbiamo riflettuto sul tipo di utilizzo che i committenti avrebbero fatto di questo spazio, scegliendo di creare un giardino che funzionasse come una pausa di relax tra le mura domestiche. Abbiamo alternato materiali naturali come la pietra di luserna, le superfici erbose, l’ardesia e il ciottolo bianco di marmo di Carrara”.

giardino

Il muro di contenimento: un accento verde

Un altro intervento significativo è stato il trattamento del muro di contenimento, che è stato rivestito con un rampicante tappezzante di ficus repens. “Abbiamo voluto ridurre l’incombenza grigia del cemento, ricoprendo il muro con un rampicante che darà un tocco di verde in più al giardino aiutando a mantenere l’atmosfera naturale e armoniosa”, spiega Simone Vacca.

L’evoluzione del progetto: un giardino zen su misura

Inizialmente, il progetto prevedeva un intervento più tradizionale, con l’idea di inserire una piccola piscina incassata in un’area rialzata in legno, ma riflettendo sul modo in cui lo spazio sarebbe stato utilizzato, si è deciso di privilegiare le esigenze di praticitá del cliente, riducendo le necessità di manutenzione. “Da qui l’idea di pensare il giardino come un luogo di raccolta e meditazione, spiega l’architetto, mantenendo un’estetica raffinata senza rinunciare allla comodità e alla flessibilità. La scelta della pavimentazione in gres porcellanato caratterizzato da una texture materica che ricorda la pietra di luserna, vuole essere un richiamo alla tradizione ligure che rispecchia tuttavia la volontà di venire incontro alle esigenze di praticità manifestate. La pietra di Luserna é stata poi comunque utilizzata per sostituire le piane in marmo esistenti sui muretti di confine e per la realizzazione del piano di lavoro della cucina in muratura e del bancone bar semicircolare.
L’illuminazione, pensata per essere delicata e non invadente, contribuisce a creare un’atmosfera soffusa che mette in risalto gli elementi e le piante più significative”
, prosegue l’architetto.

In generale, il giardino è stato progettato come uno spazio vivo, che cambia con le stagioni, ma anche facilmente fruibile con una manutenzione minima, per garantire che il committente potesse goderne senza troppe preoccupazioni e costi.

Cucina giardino

“Abbiamo deciso di non differenziare le altezze e mantenere tutto su un unico livello, alternando materiali e colori per dare un effetto visivo fluido e senza barriere. Un altro tema centrale è stata la creazione di una zona conviviale dove poter accogliere gli ospiti cucinando in compagnia con diverse modalità, dalla pietra lavica per i barbecue estivi, al forno a legna, con ampio spazio dedicato. È un’area che unisce la funzionalità della cottura all’aperto con il comfort di un ambiente ben progettato, da vivere in condivisione. Le aiuole circostanti a questa zona sono state dedicate a giardino delle spezie, le piante aromatiche risaltano sui ciottoli bianchi con diverse tonalità di verde alla vista e stimolando l’olfatto con i loro profumi, le fronde dell’Ulivo e il giallo dei limoni completano la cornice”, racconta l’architetto.

Una collaborazione profonda

Il progetto ha visto una stretta collaborazione tra l’architetto e il Dott. Simone Vacca Titolare di Giardini Genova, che hanno lavorato insieme per risolvere le difficoltà logistiche e progettuali. “Il lavoro è stato impegnativo, soprattutto per l’installazione delle piante più grandi, come il falso pepe – spiega Vacca.- La pianta era molto grande e pesante, quindi abbiamo dovuto utilizzare una gru per calarla dall’alto. Nonostante le difficoltà logistiche, il giardiniere è soddisfatto del risultato finale. “La committenza aveva le idee molto chiare e si è affidata ai professionisti con grande fiducia”, aggiunge Vacca.

L’architetto conclude, “Abbiamo creato un giardino che fosse innanzitutto un luogo di rifugio dallo stress quotidiano, un luogo in cui potersi riflettere, rilassare, dove poter camminare a piedi nudi sull’erba o sdraiarsi sotto le fronde senza uscire dalle mura domestiche. La sinergia con Simone e il team di giardinieri ha permesso di raggiungere un equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità, valorizzando.”

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