Salvata la storica cioccolateria Buffa, la missione di riaprire entro Natale.
Aveva tirato giù le serrande a luglio per una pausa estiva ma da allora non aveva più riaperto, destando preoccupazioni nei passanti di via Fiasella abituati a vedere la bottega aperta dal 1932. Si tratta infatti di un locale storico genovese che rischiava di essere un’altra vittima della crisi economica che sta facendo terra bruciata tra le vie del centro, oltre che lasciare a casa sei dipendenti che erano in cassa integrazione da quest’estate.
Ma non questa volta. Venerdì pomeriggio infatti l’assessore al lavoro Mario Mascia ha incontrato la società dolciaria Bon Jour che ha sede a Sampierdarena, trattando con i titolari dell’azienda il contratto d’affitto con la promessa d’acquisto per permettere quindi di salvare l’attività.
Un trionfo di tutti commentato con orgoglio dall’amministratore delegato dell’industria Bon Jour:
“Dopo più di un anno di trattative, anche grazie all’intervento dell’assessorato che ha acceso i riflettori sulla crisi di Buffa, siamo riusciti a salvare il negozio e gli impianti di produzione legati a questo marchio storico genovese, garantendo anche la continuità retributiva e la salvaguardia dei posti di lavoro”.
Salvata dunque un’icona storica del cioccolato a Genova, una realtà che divulga l’artigianato, la produzione a mano e che delizia i palati da generazioni con centinaia di ricette. Secondo gli annali infatti – come racconta l’azienda sul suo sito – il legame della famiglia Buffa con il cioccolato è molto più antico e risale a prima del 1932.
Gia ad inizio ‘900, sono stati trovati dei documenti depositati in Francia e Inghilterra, firmati Luigi Buffa che raccontano la ricetta per la produzione di un cioccolato “gelatinoso”.
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