Albania e Kosovo uniti nell’arte a Genova

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Alla storica libreria San Paolo di Piazza Matteotti 31-33 rosso, in pieno centro storico di Genova, prosegue fino al 28 novembre la bella mostra di opere di due artisti emergenti dai destini incrociati: Leonard Sherifi, albanese, da anni trapiantato a Genova, e Shemsi Krasniqi, kosovaro.

Nelle loro intense opere d’arte contemporanea, sia pittoriche, sia eseguite con tecniche miste, traspare la condizione umana di sospensione e straniamento in questa fase storica travagliata, ma anche la gioia della ritrovata libertà di due popoli fratelli.

Albania e Kosovo hanno attraversato una storia turbolenta nel Novecento. Dal 1944 al 1990 l’Albania fu soggetta a una rigida dittatura, imprigionata in uno Stato estremamente isolazionista, stalinista e antirevisionista.  Dal 1998 è una Repubblica parlamentare, membro del Consiglio d’Europa.

Il piccolo Kosovo, anch’esso di etnia albanese, dovette affrontare un duro conflitto con la Serbia tra febbraio 1998 e giugno 1999. Una triste vicenda nell’ambito delle più ampie guerre jugoslave che hanno insanguinato il cuore dell’Europa solo pochi decenni fa. Da metà giugno 1999 si avviò il processo di riconoscimento internazionale della sua indipendenza come Repubblica parlamentare autonoma, dopo un lungo periodo di assoggettamento all’ex Repubblica Federale di Jugoslavia del generale Tito nel secondo dopoguerra.

Al vernissage della mostra, giovedì 21 novembre, sono intervenuti i due artisti cui è dedicata, oltre all’organizzatore dell’evento, il marchese e avvocato Giuseppe Durazzo, Ambasciatore di Genova nel mondo e Console onorario della Repubblica di Albania in Liguria e nel Principato di Monaco, dove vive e lavora. La sua illustre casata patrizia, che diede a Genova ben nove Dogi, ha lontane origini dall’Albania (nel XIV secolo dall’omonima città di Durazzo). Giuseppe Durazzo ha intrattenuto il pubblico intervenuto con un’articolata presentazione dei due artisti.

Hanno inoltre presenziato all’inaugurazione della mostra due altri testimonial di spicco: l’assessore al Commercio, Artigianato, Pro Loco e Tradizioni cittadine Paola Bordilli e il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova. Entrambi hanno rappresentato nei loro discorsi l’apprezzamento delle rispettive Istituzioni all’evento culturale: il Comune e la Curia genovesi.

Da sinistra a destra: il marchese e avvocato Giuseppe Durazzo, Shemsi Krasniqi, il Cardinale Angelo Bagnasco. l’asessore comunale Paola Bordilli e Leonard Sherifi

La mostra è visitabile negli orari di apertura della libreria, purtroppo per pochi giorni, sino al 28 novembre, Festa nazionale albanese.

Ma non è escluso che venga prorogata, visto il valore degli artisti.

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Info Marco Bonetti

Marco Bonetti
Nato a Genova (1961), funzionario e avvocato presso una grande azienda pubblica genovese da troppi decenni, ha sempre parallelamente coltivato la cultura umanistica in varie declinazioni. È redattore, per diletto, dal 1994 del Gazzettino Sampierdarenese, sul quale pubblica mensilmente articoli culturali divulgativi, specie su temi storici e linguistici, soprattutto relativi a Genova e alle altre aree di influenza ligure nel mondo, ma anche su questioni di politica sociale (specialmente in campo sanitario) e di vario genere cronachistico. Appassionato di Enigmistica Classica, collabora come autore alle Riviste specializzate del settore (per abbonati). Dal 2020 collabora con l’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei (UJCE), di cui è membro dal 2021, anche come consulente storico e divulgatore. Nel 2021 la sua trattazione "Genovese e monegasco: due tradizioni a confronto" è stata pubblicata negli Atti del XVI Colloquio Internazionale dell'Accademia delle Lingue Dialettali del Principato di Monaco (tenutosi nel 2019). Il 21 settembre 2022 (Giornata mondiale della Pace) l'UJCE gli ha conferito il Premio giornalistico Steli di Pace per la sua attività nel campo della stampa locale.

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