È stata presentata poche sere fa a Modena, nel teatro dedicato al maestro Luciano Pavarotti, la nuova Guida Michelin 2025. Giunta alla sua settantesima edizione, la guida è ormai diventata un vero e proprio punto di riferimento del mondo turistico e della ristorazione, grazie all’assegnazione delle sue celebri stelle.
Stelle tanto agognate ma che in Liguria si fanno ancora attendere: c’è, infatti, solo una new entry nella nostra regione, ovvero il ristorante Equilibrio a Dolcedo, guidato dallo chef Jacopo Chieppa. Un ottimo risultato ottenuto a soli due anni dall’apertura, dopo una lunga esperienza spesa al Mirazur di Mentone (il celebre ristorante della Costa Azzurra che conta tre stelle Michelin).
Dal conteggio complessivo bisogna, poi, eliminare due stelle a causa della chiusura dei locali che le detenevano. Si tratta di Tamerici dello chef Andrea Ricciardi ad Ameglia, nello spezzino, e di Orto di Jorg Giubbani a Moneglia (Genova).
Gli stellati in Liguria
Per il resto, sono confermate le altre stelle liguri: a Genova mantengono lo status i ristoranti The Cook di Ivano Ricchebono, il Marin guidato da Marco Visciola, situato al Porto Antico, e il San Giorgio con a capo lo chef Samuele Di Murro. Nella provincia del capoluogo, invece, resiste l‘Impronta d’acqua dello chef Ivan Magnago a Cavi di Lavagna.
La maggioranza degli stellati si trova nel Ponente ligure: Balzi Rossi, guidato dallo chef Enrico Marmo a Ventimiglia, e Casa Buono, sempre a Ventimiglia, con ai fornelli lo chef Antonio Buono. A Imperia si annoverano il Ristorante Sarri dell’omonimo Andrea Sarri, a Porto Maurizio, e Paolo e Barbara a Sanremo, che ormai da più di trent’anni è insignita dal celebre riconoscimento. Nel savonese il Nove di Villa della Pergola ad Alassio e Vignamare di Andora, con alla guida chef Giorgio Servetto. Presente anche Il Vescovado a Noli dello chef Giuseppe “Giuse” Ricchebuono.
Alla luce dei fatti e dei risultati registrati da altre regioni, si può affermare che in Liguria non ‘brillano’ molte stelle e la strada da fare è ancora lunga. A testimonianza di questo, il fatto che nessun ristorante locale ha ricevuto le due stelle.