Secondo i dati resi noti dalla questura di Genova, nel 2023 il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ha raccolto 281 segnalazioni di truffe sul web, 74 delle quali legate alle proposte di trading online. Nascondendosi dietro il miraggio di un guadagno facile e immediato, un numero sempre maggiore di persone avrebbero infatti abboccato all’amo di fasulli broker professionisti, arrivando a versare nelle loro casse una somma totale di oltre 4 milioni di euro.
L’iter dei truffatori seguirebbe un pattern ben definito: dopo il primo contatto sui social, sul web o telefonicamente, questi finti broker convincerebbero le proprie vittime a condividere i propri dati sensibile e a versare un quantitativo di denaro iniziale per iniziare a investire online. Le armi segrete utilizzate per conquistare la fiducia dei malcapitati sembrerebbero essere video promozionali e messaggi particolarmente persuasivi e convincenti. Dopo il primo investimento, i broker spingerebbero poi gli utenti ad effettuare nuovi versamenti per accrescere il capitale e sbloccarlo, svuotando così le loro casse prima di sparire nel nulla.
Cosa fare in caso di truffa?
Chiunque sia stato vittima di truffe legate al trading online o continui ad esserlo ha però dalla sua un’arma fondamentale: la denuncia. La tempestività gioca infatti un ruolo fondamentale per identificare i truffatori e tentare un disperato recupero dei soldi versati nelle loro tasche. Informazioni e segnalazioni sono disponibili e aperte sul sito ufficiale della Polizia Postale.
Si raccomanda inoltre a tutti i cittadini di non credere mai alla promessa di un guadagno facile e immediato, evitando di condividere ogni dato personale e bancario e utilizzando solo piattaforme ufficiale per fare trading. Per verificare l’attendibilità degli investimenti e dei soggetti che ne propongono uno è infine consigliata una visita ai siti web ufficiali di Consob e della Banca D’Italia.