Ora solare 2024, quando si cambia

Ora solare 2024, quando si cambia

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Come ogni anno, con l’ultimo finesettimana di ottobre arriva anche il momento di spostare le lancette dell’orologio: l’ora solare 2024 scatta ufficialmente questa notte, per cui gli orologi alle 3 di domani mattina “torneranno indietro” di un’ora. Il cambio dell’ora è una convenzione radicata in molti paesi del mondo per ottimizzare gli impegni della giornata con l’accorciamento naturale delle giornate: in questo modo infatti si ha un’ora di luce in più al mattino e una in meno alla sera. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo finesettimana di marzo 2025, quando tra il 29 e il 30 dovremo spostare le lancette un’ora avanti.

Il cambio dell’ora ha molti benefici ma può avere anche diverse controindicazioni, in particolare sul sonno.

Quando è stato introdotto il cambio dell’ora

La prima proposta di introdurre il cambio dell’ora risale addirittura al XVIII secolo, quando Benjamin Franklin avanzò l’idea nel 1784 in una lettera a un giornale parigino per risparmiare candele. Se le persone si fossero svegliate quando il sole era già visibile in cielo, pensava, non avrebbero avuto bisogno di luce artificiale fino a sera. La sua proposta tuttavia fu considerata uno scherzo e non fu messa in pratica al tempo.

Dopo più di un secolo fu un inglese a riprendere il concetto: nel 1907, il costruttore e appassionato di equitazione William Willett pubblicò un opuscolo in cui sosteneva che l’adozione dell’ora legale si poteva massimizzare l’uso della luce solare nel periodo invernale e ridurre i consumi di energia. I primi a introdurre il cambio dell’ora furono i tedeschi in piena Grande Guerra, anche con l’obiettivo di risparmiare carbone, che all’epoca era una risorsa fondamentale per l’industria bellica. Nel giro di poco tempo, il provvedimento entra in vigore anche in Gran Bretagna e in altri Paesi europei.

Ci sono Paesi che la adottano “a singhiozzo”, sia nel tempo che geograficamente: gli USA ad esempio l’anno adottata per la prima volta nel 1918 ma la rende obbligatoria per previ periodi fino alla Seconda guerra mondiale; oggi è in vigore salvo che in Arizona e alle Hawaii. Anche alcune province del Canada non adottano l’ora legale.

Il cambio dell’ora era diventato una consuetudine mondiale negli anni ’70 con la crisi petrolifera, sempre allo scopo di contenere il consumo di risorse. Negli ultimi anni tuttavia l’ora legale è di nuovo in calo: a oggi solo 71 Paesi mantengono il cambio dell’ora (Iran, Siria e Giordania gli ultimi ad abbandonarlo, l’anno scorso ). L’Unione Europea sta discutendo in merito dal 2019, ma non c’è ancora una posizione chiara.

Ora solare vs legale nel 2024: le questioni energetiche e il cambiamento climatico

La polemica sul cambio dell’ora sul fatto che a oggi i risparmi energetici non sono particolarmente significativi, a discapito dei possibili effetti sulla salute umana.

La decisione di applicare il cambio dell’ora standardizzato, come avviene nell’Unione Europea, inoltre non tiene conto delle differenze geografiche tra Paesi. Nazioni come la Svezia e la Spagna hanno necessità specifiche, si contesta, visto che per la loro posizione nel globo sperimentano due inverni assai diversi. E questo vale a maggior ragione considerando l’intero globo e non le necessità delle sole nazioni che poco più di un secolo fa hanno introdotto il provvedimento.

Tuttavia, le società di energia elettrica italiane, l’ora legale fa bene alle tasche degli italiani: nei sette mesi di ora legale che vanno a concludersi, secondo Terna, l’Italia ha risparmiato circa 75 milioni di euro in termini energetici. Riducendo il consumo di energia di 340 milioni di kWh, questo risparmio si traduce anche in una minore impronta ecologica, con circa 160mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera evitate. Questo malgrado sia in forte aumento l’impiego di condizionatori d’aria nel nostro Paese nei mesi estivi, per l’incremento delle temperature.

Dal 2004 al 2023, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh e ha comportato un risparmio di circa 2,2 miliardi di euro per i cittadini. I dati forniti da Terna vogliono essere una motivazione per mantenere il cambio d’ora in Europa. Tuttavia, una petizione su Change.org ha superato le 350mila firme per mantenere l’ora legale tutto l’anno.

Cambio dell’ora, come affrontarlo

Come si accennava prima, il cambio dell’ora può causare diversi effetti collaterali, tra cui stress, difficoltà di concentrazione e in alcuni casi disturbo del sonno o episodi di insonnia. I può colpiti sono gli anziani e i bambini, ma anche chi soffre già di ansia e stress.

Per non subire effetti negativi è possibile adottare alcune piccole abitudini. Se possibile, è bene adattare gradualmente i propri orari nei giorni precedenti al cambio dell’ora. Esporsi al sole la mattina, se possibile, può aiutare il corpo umano a regolare l’orologio biologico e a partire al meglio per affrontare la giornata. Il sole infatti è un importante alleato della salute, perché aumenta i livelli di vitamina D, che regola anche l’umore.

Con l’aumento delle ore di buio, inoltre, è importante proteggere le proprie endorfine: fare attività fisica regolarmente e mantenere una vita sociale attiva sono azioni che aiutano a contrastare gli sbalzi di umore.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (35 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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