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L'armatrice Serena Galvani a bordo di Aria

L’armatrice Serena Galvani si racconta: “Aria è la mia rinascita rock”

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Tempo di lettura: 3 minuti

Aria è tornata a Genova presso lo Yacth Club Italiano

“Aria è storia, è vita, è libertà. Aria è la mia rinascita rock” così l’armatrice #Serena Galvani presenta il suo 8 metri Stazza Internazionale che gareggerà dal 12 al 15 settembre in occasione de Le Vele d’Epoca di Imperia edizione 2024.

Il 2025 sarà poi un anno molto importante: il 2 gennaio Aria compirà 90 anni.

“Festeggeremo in grande a Genova, la città in cui Aria è nata – racconta Galvani – presso lo Yacht Club Italiano di cui batte orgogliosamente il guidone”.

Progettata nel 1934 dai Cantieri Costaguta di Genova Voltri per i Fratelli Bruzzo e varata il 2 gennaio 1935, Aria ha una storia ricca e affascinante che l’ha vista protagonista di tante importanti regate.

Dopo un breve periodo con la Famiglia Spinola, Aria viene trasferita a Napoli dopo la seconda guerra mondiale: qui vive a lungo presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia (RYCCS).

Successivamente è acquistata dal Generale Santi di Trieste e in seguito dal Dottor Mostacci, un medico di Verona che la trasferisce prima sul Lago di Garda e poi all’isola di Favignana, utilizzandola come barca da crociera e per la pesca.

“Con Aria è stato amore a prima vista”

“Nel 1998 ero in Sicilia e cercavo una barca d’epoca – racconta Serena Galvani – con Aria è stato amore a prima vista, anche se era vetroresinata e completamente stravolta rispetto al suo progetto originale, però mi ha fatto battere il cuore”.

Aria era in disarmo nella casa di campagna del Dottor Mostacci quando Serena Galvani decide di riportarla in mare.

Dopo una traversata coraggiosa da Favignana a Porto Santo Stefano, inizia il suo restauro filologico presso il Cantiere dell’Argentario.

Un restauro, questo, che ha di fatto segnato l’inizio di una nuova vita per Aria che infatti ha ripreso a solcare i mari partecipando alle regate più prestigiose d’Europa.

Aria è un’opera d’arte viaggiante – spiega Marco Bucci, il sindaco velista di Genova – e sono grato all’armatrice Serena Galvani per aver salvato questa meraviglia e allo YCI perchè la custodisce”.

Traspare l’emozione anche nelle parole di Roberto Costaguta, i cui antenati costruirono Aria presso l’omonimo cantiere di Genova Voltri.

“Oggi le barche vengono stampate, mio nonno e mio padre, invece, costruivano tutto a mano, anche le viti – spiega Costaguta – Aria mi permette di toccare con mano la genialità dei miei avi che hanno realizzato una barca in grado di stare ancora in mare a 90 anni!”.

Aria, simbolo di forza e di energia, è in verità molto più di una barca, seppur d’epoca e di oggettivo valore.

E’ un gioiello di architettura navale dallo spirito indomito e rappresenta per la sua armatrice un valore indiscusso sul piano affettivo.

Aria in mare
Aria in mare aperto

L’armatrice Galvani svela la storia di Aria

“Ho scoperto per caso, dopo aver acquistato Aria, che il suo numero velico era 8-I.17: ‘8’ come otto metri, ‘-‘ come Stazza Internazionale, ‘I’ come Italia, ’17’, il numero di serie progressivo.

Un autentico shock emotivo, tanto che quel giorno non riuscivo a smettere di ripetere quei numeri in sequenza.

E il motivo era mio padre, nato l’8 dicembre e morto per sua volontà il 17 luglio.

Ho subito interpretato i numeri di Aria come un segno, un chiaro invito ad intraprendere la mia avventura con lei”.

Un segno del destino inequivocabile: Aria era l’unica barca che Serena Galvani avrebbe potuto acquistare.

Anche i numeri portavano in quella direzione e fornivano indicazioni più che chiare.

“Quel pantheon di numeri frullava nella mia testa rapido come una turbina.

L’8, il 17, la ‘I’ di ‘Italia’, nona lettera dell’alfabeto, ‘nove’ come ‘figlio’, nato dopo nove mesi di gestazione.

E poi quel ‘diciassette’: numero primo, sfortunato per eccellenza, irrazionale come quel tragico gesto paterno.

Ma il diciassette è composto da uno e sette che sommati fanno ‘otto’.

‘Otto’, grazie al Cielo, ancora e all’infinito. La rinascita dopo il dolore.

Perché nell’ottavo giorno dopo la creazione è il proclama dell’eternità, la risurrezione di Cristo e quella dell’uomo.

Aria zattera di salvezza. Dal Padre al figlio. Aria, cara. Aria a cui ridavo la vita.

Aria, strumento per riacquistare la vita”.

Serena Galvani, anima rock di Aria

E’ evidente che l’anima di Aria è solo lei, l’armatrice Serena Galvani e che si tratta di un’anima bella ed assolutamente rock che inneggia al sentimento, alla verità e alla libertà.

Aria è strumento di riscatto dai momenti dolorosi che la vita spesso ci impone.

Aria è il coraggio di sfidare quello che sembra già scritto e che invece spetta a noi riscrivere.

Infatti Aria è tornata per mare più bella, più forte e per giunta vittoriosa.

Un percorso l’una accanto all’altra quello di Serena con Aria per una forza che insieme si moltiplica e, soprattutto, si dona anche agli altri.

Aria barca solidale ed inclusiva

Il legame tra Serena e Aria è profondo e indissolubile. Insieme, hanno affrontato non solo le onde del mare, ma anche le sfide della vita.

“Con Aria abbiamo portato avanti un percorso di restauro e di rinascita: è stata una cura reciproca che ha consentito ad entrambe di ritornare al mare.

Abbiamo affrontato sfide impegnative “senza perderci d’animo mai”, pronte a salpare il mare per vivere la magia del vento”.

Aria ha riportato ‘aria nuova’ nella vita di Serena e le ha offerto forza ed energia in ogni momento. Questa barca non è solo un mezzo per competere, ma è anche una compagna di vita, un rifugio e una fonte di ispirazione.

Ogni navigazione si è trasformata in un’occasione importante per riscoprire la determinazione e la passione che caratterizzano ciascuno di noi.

La Vela è fatica, piacere, ma soprattutto condivisione: quando si viaggia sulla medesima barca ciascuno ha un compito ben preciso da portare a termine, ma tutti insieme. Questo è il senso di far parte di un equipaggio.

“L’equipaggio di Aria è composto da professionisti ed amici – spiega Galvani – ricordiamo ad esempio Mauro Pelaschier, Roberto Ferrarese, Dani De Grassi, Cino Ricci, Simone Ferrarese, Pietro D’Alì e l’attuale comandante Giampaolo Vatta.”

Serena Galvani e Maurizio Solieri a bordo di Aria
Serena Galvani e Maurizio Solieri a bordo di Aria

Storia e carriera dell’armatrice Serena Galvani

Serena Galvani, ricercatrice storica e archivista, una laurea in Lettere Moderne ed una in Storia della Medicina, ha pubblicato la trascrizione degli oltre 900 Consulti inediti di Marcello Malpighi ed è eccellente fotografa dall’età di nove anni.

Dopo l’acquisto di Aria nel 1998, Galvani ha fondato ARIEAssociazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca – coinvolgendo tutti coloro che credono nella storia della marineria e nella salvaguardia delle imbarcazioni storiche.

Grazie ai suoi sforzi, nel 2003 fa approdare in Parlamento una battaglia cruciale per il riconoscimento di navi, galleggianti e beni navali come Beni Culturali, rispondenti a precisi requisiti.

Sotto la sua guida Aria ha conquistato numerosi titoli, tra cui il Campionato Europeo nel 1999 e il primo posto in tempo reale all’America’s Cup Jubilee del 2001 che l’ha iscritta negli annali della Coppa America.

Tutti i successi di Aria 

Con Serena Galvani Aria è tornata a nuova vita e a splendere in mare incurante del passato.

Dall’Argentario alla Francia, passando per Imperia, Cannes, Napoli, Gaeta, Cowes, Trieste e Genova, Aria ha conquistato numerosi primi posti in reale e compensato.

Nel 2006 arriva per Aria un altro importante riconoscimento: il premio per il ‘Miglior restauro’ durante la Barcolana Classic, e nel 2010 il CONI le conferisce un premio per la salvaguardia del patrimonio nautico.

Nel 2016 Galvani con Aria ha vinto il IV Trofeo Principato di Monaco a Venezia, Le Vele d’Epoca in Laguna, Banca Generali Special Cup, ricevendo anche un riconoscimento speciale dalla Damiani Gioielli per la sua carriera.

Aria simbolo di solidarietà e impegno nel sociale

Aria ha ripreso quindi a solcare i mari di tutta Europa nel 1999, partecipando alle regate più prestigiose della sua categoria e vincendo numerosi trofei.

Questo successo ha nutrito l’anima della sua armatrice, Serena Galvani, con la quale ha affrontato battaglie importanti che vanno ben oltre le competizioni nautiche.

Aria assurge infatti a simbolo di forza ed energia nella vita quotidiana ed è in grado di superare sfide che vanno ben oltre i traguardi personali.

Non si è però fermata alle competizioni Aria e per anni è stata impegnata in iniziative di solidarietà, promuovendo attività a sostegno di giovani, anziani e persone diversamente abili, con particolare attenzione per chi soffre di disturbi psichiatrici.

La coperta di Aria ha visto salire a bordo molti personaggi di spicco, ma anche persone comuni che hanno trovato in questa imbarcazione un simbolo di speranza e di inclusione.

Le uscite in mare organizzate per ragazzi con disabilità intellettiva e le collaborazioni con l’Istituto Nautico di Trieste testimoniano l’impegno di Serena Galvani nel creare un mondo più inclusivo grazie anche ad Aria.

“La Vela è uno sport aperto a tutti – spiega Nicolò Caffarena Vice Presidente dello Yacht Club Italiano – invece spesso si pensa sia elitario.

Ogni anno in collaborazione con le scuole organizziamo dei corsi di Vela per avvicinare i giovani al mare e a questa disciplina”.

Il presente e il futuro di Aria

Dal 2015 al 2023, Aria ha vissuto e regatato a Trieste, partecipando a numerose regate sociali.

Nel 2023 è stata trasferita a Genova, dove è socia dello #Yacht Club Italiano (YCI).

Prima classificata alla Genoa Sailing Week del 2023, ha partecipato al Mondiale 8m SI.

Dall’11 al 15 settembre prossimi Aria sarà ad Imperia per correre nella Division Vele d’Epoca, in memoria di Dani De Grassi e Giancarlo Lodigiani, due grandi amici di Galvani recentemente scomparsi.

Dani De Grassi, morto a settembre dello scorso anno, è stato uno dei primi a dedicarsi negli anni ‘70 in modo professionale alle barche d’altura. Professionista molto amato, ha lasciato un grande vuoto.

Così come Giancarlo Lodigiani, presidente dell’AIVE – Associazione Italiana Vele d’Epoca e grande amico della Lega Navale Italiana.

“Due perdite a distanza ravvicinata che hanno procurato a me e a quanti conoscevano Dani e Giancarlo un dolore immenso – racconta Serena Galvani – il 12 settembre Aria solcherà il mare in loro ricordo e sono certa che saranno entrambi accanto a noi”.

Dani De Grassi
Dani De Grassi
Giancarlo Lodigiani con Serena Galvani
Giancarlo Lodigiani con Serena Galvani

Nel 2025 il novantesimo compleanno di Aria

Si avvicina al suo importante genetliaco decisamente in ottima forma, Aria.

“E’ una grande emozione pensare ai 90 anni di Aria che si merita di certo una festa speciale – assicura l’armatrice – è una parte molto importante della mia vita, ancor di più adesso che siamo entrambe a Genova”.

Oggi, mentre Aria si avvicina al suo novantesimo compleanno, Serena guarda al futuro con lo stesso entusiasmo di sempre.

Il percorso di Galvani con Aria è la testimonianza importante di come la passione e la determinazione possano superare qualsiasi ostacolo.

Un legame speciale che ha moltiplicato la loro forza e che ha arricchito la vita dell’armatrice e di tante altre persone, creando un esempio virtuoso di eroismo e resilienza.

In ogni traversata e in ogni regata, Aria e Serena Galvani continuano a dimostrare che il coraggio di sfidare il destino e la passione per la libertà possono portare a rinascite straordinarie, ispirando chiunque abbia il privilegio di conoscere la loro storia.

Rosella Schiesaro©

Foto di Serena Galvani© Riproduzione vietata

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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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