Tragedia a Scampia, il crollo di un ballatoio di ferro del terzo piano causa diversi morti e feriti. Centinaia le famiglie sfollate.
Il fatto è avvenuto ieri sera intorno alle 22.40 e ha provocato due morti e 13 feriti tra cui sette bambine tra i 2 e gli 8 anni, due dei sette bambini sono feriti gravemente, meno preoccupanti invece le condizioni per gli altri cinque. Le vittime invece sono un uomo di 29 anni e una donna di 35, l’uomo è morto sul colpo mentre la 35enne è deceduta all’ospedale.
Il crollo ha costretto all’evacuazione di 500 famiglie, infatti il ballatoio situato al terzo piano della Vela Celeste collegava diverse parti della casa popolare. Alle 12.30 di oggi ci sarà un summit in prefettura per stabilire il da farsi, sono già stati attivati inoltre i controlli antisciacallaggio.
L’episodio ha destato paura e preoccupazione tra i residenti della zona, in centinaia sono scesi in strada subito dopo il crollo per timore di nuovi cedimenti. Sul fatto la Polizia ha aperto un’indagine e l’ipotesi che va per la maggiore è quella di cedimento strutturale ma adesso servono nuove verifiche da parte dei Vigili del Fuoco.
Tanta la rabbia da parte di chi abita il quartiere popolare noto per il suo stato di degrado e abbandono. La Vela Celeste era una delle ultime rimaste in piedi dopo il piano di rigenerazione – da 18 milioni – voluto dal sindaco Manfredi che ha portato all’abbattimento di molti stabili popolari per riqualificare l’area. Purtroppo però non è stato sufficiente a scongiurare la tragedia e ora il sindaco di Napoli si dice addolorato ma tenace nel perseguire il suo progetto.
“Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l’impegno Scampia sarà ancora più forte di prima”.
Foto di copertina: Corriere del Mezzogiorno