LiguriaDay Quotidiano online
Salone del Maggior Consiglio a Palazzo Ducale gremito per la celebrazione dei 50 anni di attività del CEIS (Centro di Solidarietà di Genova). Un evento nel ricordo del buon operato fatto finora e dedicato al dialogo sulle sfide che questa realtà sociale affronta nella quotidianità.
Il convegno chiude un ciclo di incontri e workshop lanciati a marzo e finalizzati a esplorare le complesse questioni legate alle dipendenze e all’accoglienza, in particolare delle categorie sociali più fragili, come minori e donne, che rischiano di finire nelle maglie della criminalità organizzata.
L’evento dedica anche momenti alla fondatrice del CEIS, Bianca Costa
Bianca, venuta a mancare 18 anni fa ma sempre viva nel ricordo delle persone che ha toccato e ispirato, a cominciare dai suoi figli.
«È un grande momento per il Ces, è un momento di emozione meraviglioso, anche perché ci fa sentire la Bianca viva», conferma Enrico Costa, Presidente in carica del CEIS. «Per me come figlio e per i miei fratelli, oltre che per i nipoti, è un regalo. Io vedo il suo sguardo la sento lì, quindi sono molto grato che la città ci dia questa possibilità».
Un’occasione però non solo di ricordo ma anche di studio, perché chiudono il percorso dei talks «per arrivare a conclusioni oggettive e concreti», conclude Enrico Costa.
Altrettanto emozionato anche Beppe Costa, nella doppia veste di figlio di Bianca e di “padrone di casa”, in quanto Presidente di Palazzo Ducale. «Ricordo completamente i primi giorni di quando mia mamma ha iniziato a fare questa attività che mi ha spiegato fino dall’inizio. Noi tra l’altro come Costa Edutainment, quindi come Acquario di Genova, abbiamo alcuni ragazzi che hanno fatto il percorso dal CEIS, poi sono passati a lavorare con noi, quindi è tutto un percorso che continua volentieri con grande piacere».
Tra le istituzioni che hanno preso parte all’evento, anche l’Arcivescovo Marco Tasca
Un anniversario che rappresenta «un momento molto bello, ma non solo per il CEIS, ma per la nostra chiesa genovese, che ha colto l’esigenza di stare vicino agli ultimi, ai poveri ai più deboli e fragili», ha dichiarato ai nostri microfoni l’Arcivescovo della città, Marco Tasca. «Il CEIS ha dato e cerca di dare una bella risposta, proprio in sintonia con quello che è il cammino della chiesa da 2000 anni».
«Sicuramente Bianca Costa un esempio per tutti, è una speranza per il futuro. Bianca lo è sempre stata da quando ragazzina io frequentavo il suo centro insieme a persone di buona volontà che supportavano», ha ricordato Carla Sibilla, vicepresidente della Fondazione Gerolamo Gaslini e Amministratrice delegata di C-tour, di Costa Edutainment. «Quindi genova con questo esempio di forte solidarietà rimane veramente al centro e Bianca ci conduce con chi la sta seguendo: Enrico, Beppe e tutta la famiglia Costa allargata».
All’evento presente anche Stefano Anzalone, consigliere di Regione Liguria.
«Mi fa piacere essere qui a portare, oltre alla mia testimonianza, la vicinanza di monti colleghi sono un mondo importante, quello della solidarità e dell’accoglienza, e devo dire che vogliamo essere qui vicino al coloro che danni, fanno un lavoro importantissimo nel nostro territorio, non solamente genovese, ma in tutta la Liguria», ha dichiarato Anzalone, che prende parte anche alla commissione regionale dedicata alla sanità. «Spesso e volentieri dietro a queste associazioni ci sono molti volontari, tante persone, uomini e donne che dedicano tempo dalla loro vita proprio per essere vicino nei momenti difficili di molte persone».
Parole a cui hanno fatto eco anche le parole sia del Sindaco di Genova Marco Bucci che del Presidente della Regione, Giovanni Toti, che a inizio convegno hanno ricordato il valore del volontariato e dell’associazionismo. Realtà preziose, che spesso arrivano anche meglio delle istituzioni ad aiutare chi è in difficoltà.
Interviste di Marco Repetto, riprese video di Mauro Repetto Pinna.
Ti può interessare anche:
A Palazzo Ducale il CEIS festeggia i suoi 50 anni con un convegno
