L’ultimo fine settimana di aprile ha portato una serie di terremoti in Italia di particolare rilevanza: glo eventi sismici nella provincia di Firenze e nell’area del Vesuvio hanno infatti preoccupato la popolazione locale. Il primo, con magnitudo 3.0 è avvenuto nella zona di Barberino di Mugello, con ipocentro a circa 10 km di profondità. Nel dettaglio, si è trattato di oltre 150 scosse tra venerdì 26 e sabato 27 aprile, con un picco di magnitudo 3.1 alle 00.58 che fortunatamente non ha causato danni a persone o edifici.
Nelle prime ore di ieri, domenica 28 aprile, la serie di terremoti in Italia ha scosso anche la Campania, più precisamente con 4 sismi nella zona del Vesuvio. Proprio come accaduto in Toscana, la scossa più forte è stata di magnitudo 3.1, con epicentro nel cratere del vulcano. L’evento sismico ha creato preoccupazione nei dintorni dell’area interessata, da Portici a Ercolano, spingendo la popolazione locale ad abbandonare le proprie abitazioni per paura di danni strutturali e potenziali crolli. Gli esperti avrebbero però specificato che queste scosse, tra cui il picco toccato intorno alle ore 6 del mattino, non sono collegate con quelle degli ultimi giorni nei Campi Flegrei, area interessata da un intenso fenomeno bradisismico.
A partire dalle ore 1.38, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avrebbe infatti segnalato uno sciame sismico ai Campi Flegrei, con circa 47 eventi sismici che hanno toccato un picco di magnitudo 3.9.
Data la particolare rilevanza della serie di sismi, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa prontamente in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile, in modo da individuare potenziali criticità e intervenire con la necessaria tempestività.