Si è chiusa una splendida nuova manifestazione dedicata al fumetto, al gaming e a tutti i mondi di fantasia che fanno sognare grandi e piccini: Megacon Genova alla sua prima edizione convince con tanti appuntamenti dedicati a ogni età e con un mix di elementi di richiamo che per il weekend hanno trasformato il Padiglione Blu della Fiera del Mare in un luogo fantastico.
Lo spazio fieristico su più livelli ha permesso di creare tante aree diverse ma accessibili e di richiamo per tutti. L’elemento più convincente è stata proprio la commistione di mondi spesso considerati distanti tra loro, per età degli appassionati. La ripartizione degli spazi ha in questo creato una continuità che invitava tutti i visitatori a uscire anche dalla propria comfort zone ed esplorare altri panorami del gaming.
Spazio ai giocatori e agli appassionati di tutte le età
Dagli stand di fumetti, katane da collezione e merchandising di ogni forma e colore al “labirinto” di giochi arcade da collezione (Pac-Man e molti altri classici), passando al palco cosplay e karaoke, il piano terra ha dato un caldo benvenuto alle migliaia di visitatori arrivate alla Fiera del Mare per emozionarsi.
Proseguendo la visita, ci si poteva immergere nel gioco in ancora tante forme diverse, dai giochi da tavola ai vecchi videogiochi Atari, dai giochi di legno “di una volta” e di abilità alle nuove tecnologie con la realtà aumentata e i visori oculari. Aree dove provare gli ultimi videogiochi messi in commercio e la grande area per i mattoncini, con l’esplosione dei Liguria e dei Piemonte Bricks.
È stato particolarmente bello vedere lo scambio intergenerazionale, con genitori a mostrare ai propri bambini i loro “vecchi” giochi e videogiochi e i più piccoli d’altro canto a guidare sulle tecnologie più recenti.
Sul palco principale di Megacon Genova grandi ospiti per tutto il weekend
Alla fiera del fumetto non sono mancate le possibilità di fare grandi incontri dal vivo, come con la mangaka autrice di Candy Candy e con tante delle voci italiane dei personaggi più indimenticabili.
Eventi di grande interesse dalla “reale” fantascienza, con Paolo Nespoli a parlare di missioni spaziali, Giovanni Muciaccia che ha coinvolto i bambini a realizzare un piccolo “Art attack” e ha parlato di street art e arte contemporanea e molti altri. Apprezzatissimi i momenti musicali sulle onde della nostalgia dei visitatori millennial, il sabato con Giorgio Vanni e la sua band I Figli di Goku Live e domenica con l’amatissima Cristina D’Avena. È sempre molto divertente vedere i trenta-quarantenni scatenarsi cantando le sue sigle sotto l’occhio un po’ perplesso dei bambini presenti.
La cantante di sigle più famosa di sempre ha chiuso la rassegna che si è svolta senza intoppi, salvo forse qualche riflessione da fare sulla compresenza in uno stesso padiglione di più palchi (in particolare il centrale subito sopra quello per cosplay e karaoke, che si sono dati un po’ fastidio uno con l’altro).
La Fiera del Mare può ospitare al momento eventi così grandi?
Il punto forse più critico dell’evento rimane la logistica e l’accessibilità della Fiera a questo stato del cantiere del Waterfront. Il Megacon ieri è finito alle 19.00 mentre su Genova si scaricava una pioggia torrenziale. Di certo le condizioni atmosferiche non hanno reso le cose più facili, tuttavia al momento l’accesso al Padiglione Blu è consentito ai visitatori solo lato mare su una passerella flottante che, al momento dell’uscita di massa, è apparsa assai poco sicura, con poca illuminazione e soprattutto nessuna protezione lato mare. Lato terra, del resto, solo un nastro bianco e rosso da cantiere.
Nella serata di ieri proprio nei pressi del Padiglione Blu una vettura è finita in mare. Il conducente, che avrebbe effettuato una manovra sbagliata, è fortunatamente riuscito a lasciare in autonomia il veicolo, che è stato in seguito ripescato dai VVF e dalla Guardia costiera.
Il disagio per i pedoni continua una volta superata la Piazza del Mare: si percorre infatti la salitella che porta verso piazzale Kennedy in promiscuità con le vetture che tentano di entrare o uscire dal parcheggio approntato sotto la tensostruttura. Una volta tornati in piano, si cammina in un’area comunque di cantiere, dal fondo irregolare. L’illuminazione è limitata e ieri buona parte del percorso era allagato dalla pioggia.
Con fiere di queste dimensioni sarebbe forse da valutare una navetta aggiuntiva, considerando le frequenze ridotte nell’orario domenicale degli autobus. Anche perché considerando la pioggia, probabilmente molti considerando la tratta da percorrere sotto l’acqua hanno rinunciato a fare acquisti per paura che si rovinassero nel rientro.
Malgrado la logistica, Megacon Genova è un evento ben riuscito
In ogni caso, al di là delle problematiche logistiche, Megacon si può dire un evento ben riuscito che, si spera, tornerà nei prossimi anni a richiamare un pubblico variegato di cosplayer, famiglie, appassionati di manga e fumetti occidentali, videogiocatori e così via. Magari in una veste ancora più scintillante, quando i lavori del nuovo Waterfront di Levante saranno ultimati.
Le fiere del fumetto e del gaming stanno diventando sempre più diffuse. Se l’appuntamento di Lucca rimane il più amato e il più visitato d’Italia, altre manifestazioni stanno prendendo sempre più campo e peso nel settore, complici anche le problematiche logistiche e di capienza della città toscana.
Da un lato infatti l’atmosfera della città vecchia e dell’evento all’interno delle mura medievale arricchisce la fiera di un’atmosfera unica, dall’altro questa conformazione del centro storico crea sempre più problemi per l’enorme numero di visitatori che ogni novembre raggiunge Lucca. La gestione dei biglietti, delle code e dei padiglioni sta cominciando a far chiedere a molti appassionati se non sia meglio concentrarsi su appuntamenti più piccoli ma più mirati.
Fiere come il Megacon di Genova, con una selezione di ospiti italiani e internazionali di richiamo, potrebbero quindi raccogliere questa necessità e diventare un polo di richiamo per gli appassionati di tutto il Nord Italia, con delle ricadute positive per il turismo in città. Un’occasione da non perdere per il capoluogo ligure.