Quota 18 per le sedie rosse anti violenza. La prossima al Festival di Sanremo. Installazioni contro la violenza di genere e in ricordo delle vittime di femminicidio.
Inaugurata e presentata lo scorso novembre in uno dei locali del Consiglio Regionale della Liguria, la Sedia Rossa dedicata a Giulia Cecchettin e sponsorizzata da So.Crem è frutto di un progetto firmato da Deborah Riccelli, Gabriella De Filippis e Ivano Malcotti, traslocherà per una decina di giorni e sarà riallestita a Sanremo, nei locali del Palafiori, in coincidenza con il Festival di Sanremo, in programma da martedì 6 a sabato 10 febbraio.
L’iniziativa
L’iniziativa della Sedia Rossa è nata nel 2022, pensando a un nuovo presidio contro la violenza sulle donne e per sensibilizzare l’opinione pubblica. Leggermente diverso dalla panchina rossa che dopo l’inaugurazione viene confusa con le altre e non da tutti riconosciuta, ma con lo stesso significato. Senza contare che ogni sedia sarà un’opera d’arte unica, perché Gabriella De Filippis, che è anche artista, esperta d’arte e responsabile delle mostre e gli eventi culturali presso il Centro di Cultura, Formazione e attività Forensi di Genova, ha scelto artisti diversi per dipingerle.
L’importanza del Rosso
Ogni artista, uno per sedia, avrà un approccio diverso, ma il rosso sarà il colore predominante. L’iniziativa peraltro ha avuto un forte richiamo e riscontro oltre i confini regionali; tanto che oggi le Sedie Rosse sono ben 18 e sono presenti nei seguenti siti in ordine di apparizione: Comune di Pieve Ligure, Conservatorio Paganini, Biblioteca di Mignanego, Comune di Campomorone, Palazzo Ducale di Genova, Capitaneria di Porto di Genova, Ordine degli Avvocati di Genova, Wall of Dolls, Comune di Casarza Ligure, Palazzo Tursi, Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure, Mondragone in provincia di Caserta, Biblioteca Benzi di Voltri, Comune di Ceranesi, Comune di Sarzana, Asl di Sestri Ponente, Consiglio Regionale Della Liguria e Centro Civico Di Buranello.
Un monito costante
La sedia, al contrario di altri presidi sperimentati in passato, sarà un monito costante, presente ogni giorno donato allo sguardo di chi si domanderà perché è lì, che cosa significa e non potrà far altro che indurre tutti ad una profonda riflessione. Ogni sedia è un pezzo unico, dipinto da un artista di fama nazionale e ogni inaugurazione è sottolineata dalla lettura di un monologo teatrale da parte di Riccelli, autrice, formatrice esperta in violenza di genere e crimine familiare, dedicato alla memoria di Jennifer Tacconi vittima di femminicidio. Jennifer fu uccisa, insieme al bimbo che portava in grembo, a 22 anni quando era al nono mese di gravidanza.
CS