Trovata morta Giovanna Pedretti della pizzeria “Le Vignole”

Trovata morta la ristoratrice criticata sui social

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Trovata morta la ristoratrice criticata sui social. Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria “Le Vignole”, nel lodigiano, era stata al centro della vicenda della recensione negativa al suo locale contro gay e disabili.

La recensione negativa

Era una donna tranquilla e appassionata Giovanna Pedretti, 59enne titolare della pizzeria “Le Vignole“. Quando nel giro di una settimana la sua risposta a una recensione negativa contro gay e disabili era diventata virale sul web, la donna era stata felice di aver difeso la propria causa.

“Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà, mi dispiaceva ma non mi sono sentito a mio agio.”

Così recitava la recensione incriminata, con una valutazione al locale di una stella su cinque. Pedretti, da anni attiva nel sociale con l’iniziativa della “pizza sospesa” per famiglie di ragazzi disabili, aveva prontamente risposto sulla pagina Facebook del locale:

“Egregio cliente, apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione, nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno.

Le sue parole di disprezzo verso ospiti che, non mi sembra vi abbiano importunato, mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina. A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi.”

Le ipotesi dei media e il caso Biagiarelli

Dopo qualche giorno, la recensione negativa era sparita, ma il caso aveva già fatto il giro del Paese. E, inevitabilmente, erano nate le ipotesi più disparate. Tra queste, l’idea che la recensione fosse palesemente falsa, o che addirittura fosse stata costruita appositamente per creare notorietà al locale.

La teoria, avanzata da Selvaggia Lucarelli e dal marito Lorenzo Biagiarelli, aveva portato la Pedretti al centro di commenti negativi e offensivi sui social. Una vera e propria gogna mediatica, cominciata con la versione raccontata da Biagiarelli.

Lo chef, protagonista di un programma su Rai1, avrebbe notato qualche problema nella recensione della Pedretti: un font non corrispondente a quello di Google, alcune incongruenze. Incongruenze che lo avrebbero spinto a telefonare alla titolare per verificarne la recensione, ma senza ottenere le risposte desiderate.

Probabile il gesto estremo

La Pedretti, una donna come tante, nel giro di pochi giorni era passata dall’essere una paladina della giustizia all’oggetto di odio e offese sui social. Un fenomeno inarrestabile, di cui la titolare del locale non avrebbe retto il peso.

Uscita ieri mattina con la propria auto, la Pedretti si sarebbe recata in mezzo alla campagna, a pochi metri dal fiume Lambro. Qui, secondo la versione degli inquirenti, si sarebbe tolta la vita.

A lanciare l’allarme i famigliari, insospettiti dal fatto che la donna non avesse fatto ritorno per il proprio turno in pizzeria. Una rarità per Giovanna, che era una grande lavoratrice sempre tra sala e cucina. Sul corpo verrà ora disposta l’autopsia, volta a verificare l’ipotesi degli inquirenti.  

“Venerdì scorso avevo telefonato in diretta a Giovanna per commentare insieme i servizi anche al telegiornale sulla sua storia e sulla sua risposta al cliente”, racconta un amico di Giovanna Pedretti, ancora sotto choc. “Era contentissima, felice di aver fatto la cosa giusta rispondendo per le rime a una recensione del genere. Poi abbiamo saputo anche dei commenti negativi. Io l’avevo rassicurata: “Giò sappiamo tutti che sei in buona fede”.

Era una persona forte e una gran lavoratrice. Sono veramente scosso per quello che è accaduto. È una tragedia immensa, che si aggiunge a quella che già aveva toccato la famiglia Pedretti una decina di anni fa con la morte del fratello. Quando ho notato la saracinesca del locale abbassata, ho capito che era successo qualcosa di gravissimo. Siamo tutti distrutti.”

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