Lo Skymetro è entrato nella fase autorizzativa, lasciando trapelare ulteriori indiscrezioni sul progetto che rivoluzionerà la mobilità a Genova. Secondo le immagini del rendering, architetti e ingegneri avrebbero pensato ad un ponte obliquo con una campata unica di circa 100 metri sospeso sul Bisagno in prossimità di Borgo Incrociati. Grazie ad una curva a S, la metropolitana potrà dunque prendere il volo su un ponte obliquo. Per quanto riguarda invece le opere supplementari che sosterranno la struttura, i tecnici avrebbero abbandonato l’ipotesi dei quattro piloni nell’alveo del torrente, optando infine per supporti sugli argini.
Parlando nuovamente del percorso dello Skymetro, la prima curva dovrebbe sorvolare corso Galilei, imponendo alla metropolitana una velocità di 20 km/h a causa del suo raggio ridotto di 53 metri. In seguito, il tracciato si snoderà con una seconda curva sempre a velocità ridotta (20 km/h) ma con raggio di dimensioni maggiori (80 m). Dulcis in fundo, la terza curva con raggio di 91 metri prevederà una velocità di 30 km/h prima di un passaggio definitivo ai 70 km/h a circa 9 metri di altezza rispetto alla strada.
Il possibile percorso dello Skymetro
Secondo le previsioni, i cittadini dovrebbero poter raggiungere la stazione di Molassana da Brignole in 11 minuti e viceversa, prevedendo tra i due punti ben cinque stazioni. La prima sorgerà in piazza Romagnosi dopo un tratto sulla sponda destra che dovrebbe sorvolare via Canevari e via Moresco, seguita dalle fermate di Parenzo, Staglieno, Guglielmetti e San Gottardo, tutte collegate da un tracciato che attraverserà il lato destro del Bisagno. Per quanto l’attuale progetto potrebbe collegare in maniera efficiente diverse aree della città, l’obbiettivo ultimo dell’amministrazione sembrerebbe implementare il percorso dello Skymetro per ulteriori 3,3 km fino a Prato.
Numeri e opere accessorie
Senza ombra di dubbio, quest’opera che promette di rendere maggiormente accessibili anche le aree dell’entroterra genovese richiederà degli interventi urbanistici di contorno, dall’installazione di spartitraffico allo spostamento di alcuni alberi da corso Galilei all’area verde progettata in via Canevari. Secondo le stime, l’opera dovrebbe riuscire a muovere circa 60.000 persone al giorno, con oltre 20 milioni di passeggeri all’anno e una riduzione notevole dei consumi di energia elettrica grazie ad apposite strategie ecosostenibili. La trasformazione della Superba sembra ormai pronta e, nonostante i ragionevoli dubbi, non resta che aspettare la possibile apertura dei cantieri a metà 2024 nella speranza che tutto ciò possa portare davvero dei vantaggi alla città e ai suoi abitanti.