Semafori in grado di adattarsi al traffico, informazioni sulla disponibilità di parcheggi e indirizzamento sulle strade più sgombre in caso di incidenti o cantieri. A supervisionare il tutto sarebbe un’unica intelligenza artificiale in grado di gestire la mobilità nella città di Genova.
Sembra fantascienza ma questo ambizioso progetto potrebbe diventare realtà prima di quanto si possa pensare.
Genova, infatti, è la prima città italiana a puntare su un sistema di gestione della mobilità innovativo basato sull’high-tech.
Si tratta del programma Smart City che ha come termine di scadenza il 31 dicembre 2027.
In soli 3 anni, quindi, potremmo assistere a una gestione rivoluzionaria della mobilità urbana grazie all’implemento dell’intelligenza artificiale.
Il programma ha un costo di 175 milioni di euro ed è stato concordato dal Comune di Genova e Autostrade per l’Italia, a titolo di indennizzo dopo la tragedia del Ponte Morandi.
A portare avanti il programma Smart City vi sono altri uffici comunali come Autostrade Movyon, Free To X, Liguria Digitale e l’Associazione Genova Smart City. Di riflesso sono coinvolte anche alcune aziende di trasporto come Amt e Genova Parcheggi.
200 nuove telecamere nella città e raccogliere dati che alimenteranno la futura IA
La prima fase del progetto prevede l’installazione di 200 telecamere in punti considerati strategici nella città. Le telecamere sarebbero così attive 24 ore al giorno e raccoglierebbero informazioni e dati relativi alla mobilità successivamente assimilati dall’intelligenza artificiale.
Il cervello high-tech, poi, sarà localizzato in una control room che verrà realizzata al Matitone.
“L’idea di fondo è avere a disposizione un apparato tecnologico che raccolga una grande mole di dati e sia capace di gestirli ed elaborarli in modo dinamico. Un sistema che, al contempo, ci permetta di superare la compartimentazione tra i vari attori del settore.
Una seconda fase servirà a raccogliere i dati, mentre procederà lo sviluppo degli applicativi per permettere ai cittadini di interfacciarsi con il sistema. La nostra idea è utilizzare anche questo progetto per rendere ogni spostamento il più agevole e confortevole possibile“
Afferma l’assessore alla Mobilità, Matteo Campora, spiegando poi che sono state da poco concesse le autorizzazioni per l’installazione delle suddette telecamere.
“Si potrà tenere monitorata con assoluta precisione la disponibilità di posti in una determinata area non necessariamente delimitata o a pagamento. E questi indicatori saranno accessibili alla control room così come agli utenti, anche in arrivo da fuori Genova. Magari in occasione di una partita o di un concerto”
Matteo Manfron, vice presidente di Free to X, sottolinea, che, chiunque potrà avere accesso alle informazioni riguardo alla mobilità genovese in tempo reale.
La raccolta dei dati, esercitata dalle telecamere, avverrà in forma anonima ma con precisione. Le telecamere, infatti, saranno in grado di leggere le targhe dei veicoli, individuare la tipologia del mezzo e seguirne il percorso.
Il sistema, poi, potrà dialogare attraverso app, smartphone , tablet e sistemi di bordo delle auto per tenerle costantemente aggiornate sulla mobilità.
Genova pronta a diventare una Smart City
L’idea di diventare una città intelligente risale al 2012, quando il sindaco di allora Marta Vincenzi e l’ad Federico Golla avevano firmato l’accordo Comune Genova – Siemens.
Secondo l’accordo il Comune e la Siemens Spa avrebbero collaborato per la realizzazione di edifici intelligenti, green Airport e green Harbour (aeroporto, baie e porti verdi), e per una nuova gestione del traffico e l’introduzione di una mobilità elettrica.
Si può quindi affermare che da diversi anni Genova punta all’innovazione tecnologica e al riconoscimento a livello europeo di Smart City.
Un progetto, quindi, sempre più reale. Dove in 3 anni potremmo vedere davvero un nuovo tipo di mobilità all’interno della città che potrà aiutare a snellire situazioni di traffico e a diminuire l’emissione di agenti inquinanti.
Il sindaco Marco Bucci: ‘creare i presupposti affinché le città italiane diventino smart city’
Ancora nella giornata di martedì 24 ottobre il sindaco Marco Bucci è intervenuto alla 40esima Assemblea annuale di Anci accennando al progetto di trasformare Genova in una città intelligente:
“Abbiamo sfide importanti davanti a noi come la digitalizzazione, il PNRR, lo snellimento della burocrazia. Dobbiamo creare i presupposti perché le nostre città diventino smart city con una dimensione internazionale: fare bella una grande città significa far grande un pezzo dell’Italia”