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Migranti, la nave Geo Barents a Genova con 63 migranti

Migranti, la nave Geo Barents a Genova con 63 migranti

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Poco dopo le 7:30 di questa mattina la nave Geo Barents ha attraccato al ponte Andrea Doria del porto di Genova. A bordo 63 migranti salvati in mare. Verso le 9:00 sono iniziate le operazioni di sbarco dei naufraghi, a seguito di un primo controllo.

A bordo, una decina di minori accompagnati – tra cui una ragazza di 14 anni – un bambino in tenera età oltre a quattro donne. I migranti provengono da diversi paesi dell’Africa subsahariana (Nigeria, Ghana, Ciad, Niger, Costa d’Avorio, Mali e Guinea Bissau), orientale (Sudan ed Eritrea) e dal Bangladesh. Stando a quanto raccontato dai naufraghi all’equipaggio della Geo Barents, che li ha tratti in salvo da un gommone sgonfio nella notte tra il 15 e il 16 ottobre, i 63 migranti sono partiti dalla Libia circa 24 ore prima.

Sul posto presente anche l’assessore alla protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino, che ha comunicato che in merito allo stato di salute dei profughi Medici senza frontiere non ha segnalato casistiche particolarmente critiche. La valutazione del personale di bordo deve però essere confermata dai medici saliti a bordo.

Immagini del salvataggio di lunedì notte. Fonte: Medici senza frontiere

Dopo il primo controllo sanitario, le persone sono state poi accompagnate a fare una doccia, hanno ricevuto abiti puliti e sono stati accompagnati a fare visite più approfondite a cura dell’Asl3, prima della fase di identificazione e foto-segnalamento.

«Come Protezione Civile, abbiamo predisposto un minimo di accoglienza, colazione e pranzo, dopodiché partiranno i trasferimenti con i pullman verso le loro destinazioni», ha spiegato Gambino. «La prefettura gestisce la disponibilità dei posti in strutture. Sappiamo che siamo saturi come strutture, sia per maggiorenni che per minorenni, e abbiamo seria difficoltà a trovare posti letto. Chiaramente se il Viminale dovesse chiederci di trattenere alcuni ospiti troveremo le soluzioni più idonee».

«Il ministero ha disposto che i migranti verranno ripartiti su tutto il territorio ligure, una metà su Genova e gli altri nelle altre province», ha spiegato il prefetto Renato Franceschelli. Questo vale sia per gli adulti che per i minorenni che saranno distribuiti nei centri dedicati.

I volontari del raggruppamento di associazioni Genova Solidale ha affisso un grande striscione rosso con scritto “Benvenuti a Genova”.

Medici senza frontiere e l’equipaggio della Geo Barents ancora una volta hanno contestato la decisione del Viminale di assegnare alla nave il porto di Genova come destinazione, prolungando di tre giorni il viaggio in mare dei migranti salvati.

Secondo Franceschelli è normale che il capoluogo ligure faccia parte della rotazione degli sbarchi: «Genova è stata già indicata per tre operazioni di sbarco, ma tra maltempo e problemi alla nave le precedenti assegnazioni sono state poi dirottate».

Il problema principale rimangono i posti disponibili per i migranti già arrivati o in arrivo nelle prossime settimane. «Le tende non possono essere una soluzione per lungo tempo. Spero che prima dell’inverno le sostituiremo ma con 400 persone sulla Liguria era l’unica soluzione praticabile. L’hub vero arriverà quando troveremo un posto degno di questo nome per farlo, perché è ovvio che deve avere numeri grandi. Se faccio un hub di 50 posti, dopo due viaggi si è riempito e non serve più a niente», ha concluso il Prefetto.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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