Ebbene sì lo confesso, sono uno di quei maniaci (meglio forse chiamarli pazzi) che dividono tutto. Anche il polietilene che è accoppiato alla carta utilizzata per gastronomia.
Per non parlare del fatto che tolgo il tappo in alluminio e la base sempre in alluminio delle bottiglie d’olio (rischiando di tagliarmi) nonché il salvagocce in plastica che destino nel contenitore della plastica.
Il massimo della mia mania poi è tagliare con un coltellino le capsule del caffè per gettare le capsule vuote nella plastica e i fondi del caffè nei vasi.
Ogni mattina alle 6/6,30 porto fuori il mio cagnolino (armato di sacchettino per le deiezioni solide e bottiglia d’acqua per “lavare” quelle liquide) e naturalmente incontro vicino ai bidoni di tutto e di più .
Per quanto possibile raccolgo e butto i rifiuti abbandonati nel giusto contenitore ma quello che mi colpisce da sempre è vedere che nei bidoni dell’indifferenziata sono spesso presenti grandi sacconi neri contenenti bottiglie in vetro, in plastica, in alluminio, avanzi di cibo, e scatole di cartone con il nome dell’esercizio della ristorazione. Pensa che furbi!
Insomma quello che 100 cittadini fanno per ottemperare all’obbligo della differenziata e migliorare le sue percentuali sul totale (tra le più basse d’Italia) viene vanificato da 1 esercizio della ristorazione che volgarmente parlando “se ne frega”.
Ho cercato qualche volta con le dovute cautele di far loro capire che non possono e non devono fare così ma ho ottenuto risultati zero: mi dicono che non hanno spazi, non hanno tempo, non hanno personale e che non possono stare dietro a queste “idee” di Amiu e del Comune. Tanto poi – a detta loro – tutto, differenziata e no, finisce a Scarpino.
Sono deluso e rattristato. E una volta, che ero fuori di testa completamente, ho preso il sacco misto di ogni rifiuto e, ben sicuro della provenienza, l’ho svuotato davanti alla saracinesca da cui era uscito.
Ovviamente ci sono le telecamere e ben riconosciuto ho rischiato una denuncia, se non fosse che mi sono scusato cospargendomi di cenere.
Rivolgo un appello ad Amiu: puoi fare qualcosa di specifico per gli esercizi della ristorazione (bar compresi)?
Spero che non sia così in tutta la città e che questo avvenga solo nella mia zona. Ora arriveranno ovunque i cassoni con il badge e forse chissà le cose miglioreranno.
Ai colleghi cittadini che fanno la differenziata scrupolosamente poi rivolgo l’invito a proseguire così: abbiate fede vinceremo noi!
Lettera di Marco Repetto, editore di Liguria Day
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