Con l’approvazione della proposta degli assessori al Commercio di Regione e Comune, Andrea Benveduti e Paola Bordilli, è scoccata una nuova era per Via del Campo. La suggestiva e storica strada, cantata perfino dal sommo De Andrè, ha infatti ricevuto lo status di area a massima tutela e valorizzazione commerciale dalle due Giunte. In breve, il provvedimento impone la necessità di un’autorizzazione per tutte le nuove attività commerciali che apriranno in via del Campo, al fine di tutelarne il patrimonio storico, artistico e paesaggistico.
Questo passaggio da un più “morbido” regime -Scia- ( autodichiarazione del privato che consente, dopo il deposito presso l’amministrazione comunale, l’inizio dei lavori immediato)a quello di apertura autorizzatoria avrà l’obbiettivo di riscoprire l’antico splendore di uno dei luoghi più iconici del centro storico. Degna di nota anche l’ampliamento della lista di articoli di seconda mano ammessi, da dischi e libri ad abbigliamento e oggetti da collezione, per non parlare dell’autorizzazione concessa ai rivenditori di biciclette elettriche e altri mezzi “green”, un ulteriore dimostrazione dell’attenzione delle amministrazioni per l’ambiente e la salute della città.
Un’inversione di rotta necessaria
Nulla da fare, invece, per cibi precotti o sprovvisti di marchi di certificazione di qualità, prodotti per cui vigerà un divieto assoluto. La rinascita del Centro Storico, tra i luoghi più caratteristici e pregni di tradizione della città, parte dunque da questo importante provvedimento a tutela delle “realtà imprenditoriali che vogliono lavorare per il territorio, per il suo decoro e per la sua vivibilità”, come affermato dall’assessore Bordilli.
Proteggere le aree di pregio e interesse culturale del centro e dell’area storica di Sampierdarena, altra zona interessata dal provvedimento sin dal 2018, dal degrado e dalla conseguente svalutazione è infatti un atto doveroso destinato a dare i suoi frutti a medio-lungo termine. Il grande impegno nella rigenerazione del tessuto urbano genovese e nella tutela della sua eredità storico-culturale ha inoltre suscitato l’interesse di altre amministrazioni del territorio, dalla Spezia a Santa Margherita Ligure e Sestri Levante, tanto da lasciare ben sperare per l’estensione di misure analoghe.