Fermati due uomini per omicidio di Abdalla, il giovane 19 enne ritrovato lunedì sera. Uno dei due era il suo datore di lavoro.
Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel e Mohamed Ali Abdelghani Ali sono i due uomini fermati per l’omicidio del 19enne egiziano il cui corpo è stato ritrovato senza mani e senza testa al largo di Santa Margherita Ligure.
Un corpo mutilato di cui resta ancora da chiarire la dinamica, le mani sono state infatti rinvenute in spiaggia a Chiavari mentre della testa ancora nessuna traccia.
Domenica l’omicidio e l’ultima volta in cui Abdalla è stato visto
Il giovane era stato visto l’ultima volta domenica 23 luglio nel pomeriggio, ripreso da una videocamera di sorveglianza vicino casa sua. L’omicidio sarebbe avvenuto nella notte tra domenica e lunedì e il corpo è stato ritrovato lunedì in serata.
I due fermati sono due nordafricani di cui uno è il gestore della barberia in cui lavorava la vittima. Abdalla è stato ucciso con un colpo di punteruolo al cuore e il suo corpo trafitto più volte. Probabile movente che ha scatenato la discussione è il fatto che Abdalla volesse lasciare il lavoro e lo avesse comunicato al suo superiore.
Così nella serata di ieri la decisione della pm della Procura di Genova, Daniela Pischetola, che ha disposto il decreto di fermo nei confronti di due cittadini egiziani Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel, detto Bob, 26 anni residente a Genova, e di Mohamed Ali Abdelghani Ali, detto Tito, di 27 anni residente a Chiavari, accusati dell’omicidio volontario di Mahmoud a e di soppressione di cadavere.
Foto di copertina: Genova24