Presentato oggi in Commissione I del Consiglio regionale della Liguria – Affari generali, Istituzionali e Bilancio – l’assestamento di Bilancio 2023.
Nel rendiconto 2022 si evince che Regione Liguria ha registrato entrate complessive di 6 miliardi e 302 milioni di euro, mentre gli impegni di spesa ammontano a 6 miliardi e 132 milioni di euro. Inoltre, i risultati di amministrazione al 31 dicembre 2022 sono positivi, raggiungendo i 598 milioni e 348 mila euro.
Gli investimenti di Regione Liguria
Il totale delle risorse impegnate ammonta a 404 milioni di euro, di cui 155 milioni sono destinati ai progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e 43 milioni a quelli del Piano Nazionale Complementare al PNRR (PNC).
Nello specifico, rispetto a queste due voci di spesa, il grosso degli investimenti è previsto nell’ambito della Missione 6 dedicata alla Salute. Regione Liguria ha destinato nello scorso anno le seguenti somme vincolate pari a:
- 173 milioni di euro per il PNRR , di cui 156 milioni per la Missione 6;
- 43 milioni di euro per il PNC, di cui 36 milioni per la Missione 6.
Altra voci importanti dei finanziamenti sono costituite da trasporti e il settore sociosanitario:
- trasporto pubblico locale, con 19 milioni per il trasporto su gomma, 21 milioni per il trasporto ferroviario e 125 mila euro per il trasporto per vie d’acqua;
- ulteriore spese sanitarie, tra cui 33 milioni di euro per un fondo integrativo aggiuntivo e 2 milioni di euro per interventi sulla salute umana, veterinaria e sul randagismo;
- settore sociale, che registra una spesa di 30 milioni di euro, di cui 16 per il fondo di solidarietà per persone con gravi disabilità e circa 11 per politiche sociali.
Cosa riporta il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2024-2026
Il DEFR del prossimo triennio della Regione si articola in una strategia focalizzata su quattro macroaree:
- tutela dell’ambiente e sostenibilità;
- attrattività e competitività del sistema ligure;
- benessere del cittadino;
- miglioramento delle attività dell’Ente.
Assestamento di bilancio e variazioni
Per quanto riguarda invece l’assestamento al Bilancio 2023-2025, la manovra complessiva ammonta a oltre 145 milioni di euro. Le principali disposizioni per il 2023 includono l’autorizzazione a un nuovo indebitamento di 6,5 milioni di euro per finanziare alloggi per studenti, il recupero di edifici di edilizia residenziale pubblica, impianti sportivi e interventi di rigenerazione urbana, rispondendo alle problematiche sulla casa che sono emerse negli ultimi mesi.
Sono previsti anche finanziamenti aggiuntivi per le attività culturali, tra cui il Teatro Carlo Felice e il Teatro nazionale di Genova (rispettivamente 1 milione di euro e 250.000 euro), la Film Commission regionale (100.000 euro), attività cinematografiche, spettacoli dal vivo e iniziative culturali (150.000 euro).
Al fine di completare i programmi previsti relativi al periodo 2014-2020, sono stati stanziati 565.000 euro per il FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) e 200.000 euro per il FSE (Fondo Sociale Europeo). Altri finanziamenti sono destinati a borse di studio e al sostegno delle famiglie per le spese di iscrizione e frequenza scolastica, per iniziative sui mercati esteri, attività sportive e altre politiche sociali, nonché alla riqualificazione del servizio di trasporto taxi e per effettuare servizi ferroviari con materiale storico. Infine, 400.000 euro sono stati destinati a indennizzi a favore di soggetti danneggiati da complicanze irreversibili a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati, con riferimento alla legge 210/1992.
Soddisfatto Giovanni Toti
Secondo il Presidente della Regione, nel 2022 sul territorio ligure si è registrata una crescita allineata con la media nazionale, sia per il PIL (+3,7%), sia per diversi altri dati economici, tra cui l’incremento dei consumi delle famiglie (+5,5%) e delle esportazioni (+19,7%).
La fotografia economica della regione mette in evidenza la buona performance del settore terziario con incrementi nei flussi turistici e crocieristici (anche grazie al ritorno degli stranieri dopo il lungo periodo di stop e di restrizioni per la pandemia) ma anche per quanto riguarda i traffici mercantili marittimi. Dati positivi anche per quanto riguarda il mondo del lavoro: il numero degli occupati infatti è aumentato, tornando per la prima volta ai livelli pre-pandemici.