Festival della Parola 2023

Festival della Parola: da domani il via all’evento chiavarese per eccellenza

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Dall’1 al 4 giugno 2023, a Chiavari, ritorna per la sua decima edizione il Festival della Parola. Tema di quest’anno è la ¿Ri(e)voluzione?, ossia una discussione su come una rivoluzione dei diritti, del green e del tech possano risultare o meno un’evoluzione.

Le generalità del Festival

Dallo stesso ente, abbiamo la descrizione di cosa sia il Festival della Parola:

Il Festival della Parola nasce nel 2014 da un’idea di Helena Molinari, autrice e conduttrice radiofonica. Finanziato dal comune di Chiavari, Assessorato al Turismo, con il contributo di Regione Liguria, è prodotto dall’Associazione Le Muse Novae di Enrica Corsi e diretto da Massimo Poggini.

Il Festival si tiene a giugno in una delle città più autentiche e meglio conservate del Tigullio e si sviluppa in quattro giorni coinvolgendo Chiavari con interviste, talk, concerti, mostre, show cooking. Ci sono anche iniziative collaterali come il FuoriFestival della Parola con eventi in centro e al porto turistico organizzati dai commercianti e dalle associazioni  del territorio e il DidaFestival, con showcase, dibattiti e incontri proposti dagli studenti delle scuole della città e del circondario.

Dal 2021, è stato istituito il Premio Ambasciatore della Parola destinato a personalità che si siano sapute distinguere in ambito culturale, artistico o scientifico. I candidati sono scelti tra chi, nel corso degli anni, abbia dimostrato di essere dotato di una non comune capacità espressiva e divulgativa, caratterizzando il proprio lavoro con una particolare cifra espressiva e attenzione alla realtà.
Il Premio è assegnato da un comitato scientifico presieduto dal giornalista Massimo Poggini di cui fanno parte anche Massimo Cotto, Guido Harari, Martina Riva, Pierluigi Senatore, Emilio Targia, Marinella Venegoni.

Festival della Parola, Piazza Mazzini a Chiavari
Piazza Mazzini a Chiavari, una delle tante animate durante il Festival

Un Festival della parola 2023 particolarmente discusso…

Questo Festival della Parola 2023 poi si è già rivelato un’edizione davvero particolare perché si apre all’insegna proprio delle parole.

Parole che però in questo caso protendono più verso una rimostranza piuttosto che un dialogo. Una forte protesta infatti è nata subito dopo la conferma della presenza alla manifestazione di Simone Pillon e Ivan Cattaneo.

In particolar modo a creare tensioni sarebbe proprio la presenza dell’ex Senatore Pillon e nel comunicato stampa mandato alle redazione dei giornali da parte del gruppo “Tigullio possibile” si legge:

Sulla presenza del ex Senatore Simone Pillon al “Festival della Parola” a Chiavari il 4 Giugno prossimo “Tigullio  Possibile” si unisce a quanto già espresso dalle/dai nostre/i Compagne/i di “Liguria Possibile”: “La libertà di espressione e il dialogo aperto sono fondamentali per promuovere la diversità e l’inclusione nella società.  Tuttavia, è importante che le voci che si fanno portavoce dei diritti delle persone LGBTQIA+ siano autentiche e rappresentative, garantendo il rispetto e la tutela dei loro diritti umani.  È con grande preoccupazione che apprendiamo della presenza di Simone Pillon come relatore in un dibattito riguardante  la comunità LGBTQIA+. Pillon è noto per le sue posizioni discriminatorie e ostili nei confronti delle persone  LGBTQIA+, oltre ad essere un fermo sostenitore di ideologie antifemministe e contrario al diritto all’aborto. La sua  partecipazione a un evento di questo tipo solleva gravi interrogativi sulla volontà di promuovere un ambiente sicuro e  inclusivo. Oltre alle sue posizioni discriminatorie verso la comunità LGBTQIA+, Simone Pillon ha anche dimostrato un atteggiamento antifemminista e contrario al diritto delle donne di avere il pieno controllo sul proprio corpo e di scegliere liberamente riguardo alla loro salute riproduttiva. Le sue ideologie ostacolano la lotta per l’uguaglianza di genere e il riconoscimento dei diritti delle donne. La partecipazione di Pillon a questo evento rischia di invalidare le esperienze e le voci delle persone LGBTQIA+,  minando la loro lotta per l’uguaglianza e i diritti umani. Accogliere una figura politica con un bagaglio di posizioni discriminatorie sulla comunità LGBTQIA+, oltre ad essere antifemminista e contrario al diritto all’aborto, trasmette un messaggio negativo e offensivo a coloro che si battono per una società più inclusiva e rispettosa. Invitiamo l’organizzazione dell’evento a riconsiderare la scelta di avere Simone Pillon come relatore, chiediamo anche chi parteciperà e agli sponsor dell’evento di riflettere sull’impatto che la presenza di Pillon può avere sulla comunità LGBTQIA+, sulle donne e sul diritto all’autodeterminazione delle donne riguardo alla loro salute riproduttiva. Sosteniamo l’inclusione e i diritti umani per tutte le persone e condanniamo fermamente qualsiasi forma di discriminazione. 

I comitati liguri di Possibile

Naturalmente la risposta del Comitato del Festival della Parola 2023 non si è fatta attendere:

Nella decima edizione del Festival della Parola abbiamo voluto affrontare il tema dei diritti: dal diritto alla salute, all’accoglienza, alla legalità, ai diritti ambientali per garantire un futuro ai nostri figli ai diritti fondamentali delle donne iraniane a vivere libere e in un paese democratico.
Crediamo fortemente che proprio un festival culturale abbia il dovere di dare voce a esponenti di pensiero opposto perché il contrario potrebbe essere motivo di accusa di mancanza di democrazia. Per questo abbiamo invitato ospiti molto diversi tra loro, i quali saranno liberi di esprimersi sui temi più disparati, rispondendo a domande che in alcuni casi potrebbero anche essere“ scomode”. 
Simone Pillon e Ivan Cattaneo hanno accettato di partecipare a questo incontro pur sapendo di appartenere a schieramenti diversi e saranno pronti a rispondere alle domande di chiunque abbia voglia di approfondire il tema delle famiglie arcobaleno o dei diritti LGBT. È il festival a scegliere gli ospiti, comunque. E questo è un festival che in un decennio non ha mai avuto alcuna colorazione politica ma sempre e solo la volontà di dare la parola a tutti. Per questo, non ci lasceremo certo strumentalizzare dalla comunità LGBT o da Possibile che vogliono spostare i riflettori su di sé e le proprie (giuste) battaglie. Li aspettiamo al Festival, semmai. Pronti a raccogliere le loro testimonianze. Magari con in sottofondo Polisex, la canzone che Ivan Cattaneo pubblicò già nel 1980.

«Vorrei specificare che non si tratta né di un comizio né di un monologo, ma di un confronto», dichiara Massimo Poggini, il direttore artistico che presenterà l’incontro. «Tra l’altro sarà un confronto con un artista come Ivan Cattaneo che da oltre 50 anni subisce sulla propria pelle discriminazioni d’ogni genere. Io, pur essendo distante anni luce dalle idee dell’avvocato Pillon, rivendico il fatto che ognuno abbia il diritto di esprimere in modo democratico e con un contraddittorio le proprie idee, in modo che ognuno possa maturare la sua visione».
In sintesi, la pensiamo come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che due giorni fa, alla scuola di Barbiana, ha fatto notare sommessamente che non bisogna «Mai sottrarsi al confronto e pretendere di mettere a tacere qualcuno, tanto meno un libro o la sua presentazione».

Festival della Parola 2023: il programma delle “parole”

Il programma del Festival è vastissimo e prevede contenuti estremamente attuali. In conferenza stampa si era posto molto accento sulle mostre, installazioni dedicate ai diritti delle donne, all’accoglienza e alla musica, di cui si parla in maniera più ampia nell’articolo in calce.

Vista l’ampiezza del programma, ne lasciamo qui l’elenco completo e accenniamo solo ad alcuni eventi del primo giorno.

Ore 9.30 – Piazza N.S. Dell’Orto
Flash mob della Parola a cura dell’Istituto Comprensivo G.B. Della Torre e della Scuola statale Ilaria Alpi

Ore 10 – Piazza N.S. dell’Orto
Donne, vita, libertà incontro con Parisa Nazari. Modera Roberto Pettinaroli

ore 10.45 – Piazza N.S. dell’Orto – Tensostruttura
Incontro con il meteorologo Luca Mercalli e la biologa Roberta Parodi (Resp. Serv. Educativi Acquario di Genova)

Ore 15 – Società Economica
Convegno internazionale Italo Calvino: l’arte di raccontare. Intervengono : Enrico Rovegno ( Resp. Biblioteca Soc. Economica), Francesco De Nicola (Università di Genova), Giulio Ferroni (Università La Sapienza) , Victoriano Peña Sanchez (Università di Granada), Elvio Guagnini (Università di Trieste), Filippo Pennacchio (Università IULM), Fabio Contu (antropologo)

Ore 17.30 – Auditorium San Francesco
Renzo Chiesa, presentazione della mostra Cinquanta – 50 anni di ritratti della mia musica
In collaborazione con il Gruppo Fotografico DLF di Chiavari, con un intervento del giornalista Mario Luzzatto Fegiz

Ore 18.30 – Società Economica – Donne in Cammino
Incontro con la scrittrice Cinzia Leone . Modera Goffredo Feretto

Ore 19 – Piazza N.S. dell’Orto
Giordano Bruno Guerri , presentazione del libro Gabriele D’Annunzio. La vita come opera d’arte (Rizzoli). Modera Ilaria Bellantoni

Ore 21.30 – Piazza N.S. dell’Orto
Riflessioni sulla legalità incontro con il procuratore antimafia Nicola Gratteri , modera Pierluigi Senatore
Consegna del Premio Futura assegnato dalle scuole del comprensorio

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