Pier Caruso Feat Gionta
Pier Caruso Feat Gionta

Pier Caruso e Gionta insieme per cantare la realtà dei padri separati: il video di So essere migliore girato ad Alghero

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Tempo di lettura: 2 minuti

So essere migliore: Pier Caruso e Gionta insieme in un progetto musicale frutto di una interessante collaborazione.

Un video che tocca le corde dell’emozione e un testo che parte da lontano.

Pier Caruso anni fa scrisse infatti Il mio papà sognava di cantare libro autobiografico che racconta le vite difficili che molti padri si trovano loro malgrado costretti ad affrontare.

Così raccontano Pier Caruso e Gionta: “So essere migliore è una poesia dedicata da un padre ai propri figli.
Chiudendo gli occhi, in realtà, questa canzone può essere percepita anche come una dedica da parte di una madre o dei nonni.

Ma qui il tema è quello dei padri, perché ci sono uomini che andrebbero messi all’ergastolo per ciò che fanno alle donne e per la violenza inaudita che quotidianamente affliggono alle loro mogli o compagne.

E’ anche vero, però, che questo video racconta di un’altra realtà troppo spesso dimenticata: la situazione difficile di molti uomini privati di tutti i loro beni, privati dell’orgoglio e privati della possibilità di crescere i propri figli!”

Pier, ci racconti come nasce l’incontro con Gionta?

Ho conosciuto Gionta durante la conduzione del programma Raccontaci di te ON-AIR:  l’ho intervistato e sono rimasto incantato dal suo modo di cantare.

Mi ha davvero sbalordito il suo modo di fare musica: Gionta riesce infatti ad unire i suoi cori e la sua voce in un’unica sonorità e creare qualcosa di fantastico.

Siamo così rimasti in contatto con la promessa di realizzare, prima o poi, qualcosa insieme.

Tu e Gionta avete due generi musicali differenti: come siete riusciti a trovare un punto d’incontro?

In effetti quando ho chiesto a Gionta di collaborare ad un progetto insieme, dopo l’entusiasmo iniziale bisognava pensare proprio a questo.

E cioè a come mettere insieme i nostri generi musicali trovando il giusto equilibrio tra musica e parole.

Gli ho proposto il testo Con te che  parlava di un padre che attraverso una poesia per la figlia o per il figlio raccontava di quanto fosse difficile la vita.

Ma allo stesso tempo prometteva che lui ci sarebbe sempre stato.

E qual è stata la reazione di Gionta?

Si è subito emozionato nel leggere il testo: siamo quindi partiti da qui per rivisitarlo e adattarlo al suo modo di fare musica.

Un modo più dolce, angelico, quasi raccontato.

Quando ascoltai il provino mi innamorai subito del pezzo. Abbiamo poi deciso di girare il video a casa di Gionta, cioè ad Alghero.

Tu e Gionta avete affrontato un tema molto importante legato ai padri separati

Proprio così: abbiamo cercato di sensibilizzare le persone in merito al tema dei padri separati grazie anche alle Associazioni che ci hanno dato il loro patrocinio.

So essere migliore è una poesia che in realtà potrebbe essere dedicata anche da una madre, ma qui il tema è quello dei padri separati.

Purtroppo in Italia è ancora un tema troppo di nicchia, se ne parla troppo poco.

Eppure ci sono uomini, anche più giovani di me, costretti a vivere in macchina e a mangiare alla Caritas.

La responsabilità è delle istituzioni che sminuiscono i padri e li privano di ogni avere e dignità.

I dati ci raccontano che un povero su due in Italia è un padre separato, ma la cosa che ancor più fa rabbrividire è che la media degli ultimi anni conta circa 200 suicidi ogni anno.

Questi padri non possono vivere degnamente in quanto obbligati a versare somme altissime rispetto agli stipendi percepiti.

Altro fatto gravissimo è che questi padri debbano lottare per vedere i propri figli!

Oltre al problema dei padri separati c’è quello legato alla violenza sulle donne: un quadro complesso e difficile da affrontare

Assolutamente! E che sia ben chiaro: ci sono uomini che andrebbero veramente messi in carcere per tutta la vita.

Ma ci sono tanti altri uomini e padri privati purtroppo di tutto, anche della possibilità di provvedere a loro stessi, figuriamoci ai propri figli!

E i figli sono i primi a rimetterci perché hanno bisogno di una famiglia.

L’altro aspetto grave è, come accennato prima, il fatto che non si parli di queste situazioni.

Si parla solo di Femminicidio, ma mai della violenza sugli uomini: una violenza non fisica, ma morale e che porta alla depressione totale.

Insieme per i padri separati: So essere migliore è un inno dedicato a tutti questi uomini che lottano disperatamente per farcela

Sì, dopo Perdonerai, canzone dedicata alle donne, ora parlo di uomini, di padri.

E invito tutti a scoprire come stanno realmente le cose perchè ci sono realtà devastanti ed inimmaginabili.

L’obiettivo è sensibilizzare il più possibile, anche perchè la cosa che dovrebbe fare più riflettere è che in questi gruppi ed in queste associazioni dei papà vi sono tantissime donne che forniscono il proprio supporto.

E questo la dice lunga! La vita non è un gioco e non si può giocare con i figli e con la dignità di un essere umano al di là di quel che sia stato l’errore, sempre che ci sia stato.

Io e Gionta abbiamo voluto dare voce a tutti quei papà che soffrono, ma senza discriminare nessuno perché non c’è bisogno di guerra, ma solo di pace che renderebbe tutti i genitori più felici ed i figli più sereni.

Il video è realizzato con il gratuito Patrocinio delle associazioni:

Papà separati Liguria APS – Genitori sottratti (Associazione per la bigenitorialità e la tutela dei minori) di Bologna e Papà separati Lombardia ha lo scopo di sensibilizzare questo tema ancora troppo di nicchia, uomini rovinati per la discriminazione e l’ingiustizia giuridica.

Papà Separati Liguria Associazione per la bigenitorialità e la tutela dei diritti dei figli nella separazione” possiede le caratteristiche e le finalità di un «Organismo di volontariato».

Ci sosteniamo da soli, senza alcun aiuto e/o finanziamento pubblico ed esistiamo grazie a te e al tuo contributo.

Papà Separati Liguria A.P.S.

Via Aurelia 100/3 – Vado Ligure (SV)

Da lunedì a venerdì h 17:00 – 19:00

info@papaseparatiliguria.it

Rosella Schiesaro

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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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