E’ stato Palazzo Doria Spinola, sede della Città Metropolitana e della Prefettura di Genova, il cuore della trentunesima edizione delle Giornate FAI di Primavera, che si è svolto sabato 25 e domenica 26 marzo 2023.
Grazie ai volontari della Delegazione FAI Genova e del FAI Giovani Genova, lo storico palazzo dei Rolli, situato in largo Eros Lanfranco – normalmente non aperto al pubblico – è stato infatti visitabile nelle sue parti monumentali e di rappresentanza e in alcuni ambienti abitualmente inaccessibili perché in uso privato del Prefetto, del suo staff e della Città Metropolitana di Genova.
Triste quanto auspicabile, è l’età media dell’audience: decisamente alta – almeno per quanto notato durante la visita – ad indicare un progressivo disinteresse giovanile per la cultura della città.
La visita di Palazzo Doria Spinola con il FAI
Solo gli iscritti FAI – e chi si è iscritto in loco – ha avuto l’opportunità di visitare l’alloggio di rappresentanza della Prefettura e di salire sul terrazzo a tetto. Da esso si è potuto godere di una visuale inedita di una parte importante del centro città, da cui è apprezzabile la presenza dei “Giuseppe” e di Vittorio Emanuele di Savoia intorno (di cui manca in foto Giuseppe Garibaldi, che risulta coperto nella terrazza in cui eravamo presenti).



Unica anche l’occasione di ammirare la splendida Cappella, unica traccia rimasta della perduta Chiesa di Santa Caterina e dell’importante convento ad essa annesso.

L’argenteria sabauda
Sono stati inoltre esposti per la prima volta alcuni argenti dei Savoia, probabilmente commissionati dalla famiglia reale per dotare le loro residenze genovesi di oggetti per i ricevimenti: commissionati in momenti diversi, a partire dall’annessione di Genova al Regno (1814) e fino agli anni ’60, sono opera di manifatture torinesi e francesi (Christofles). Nella sala in cui sono esposte le pregiate manifatture, ha avuto nel 2001 sede il G8. Un funfact interessante riguarda la struttura del tavolo, molto stretta: risulta essere stato progettato così per facilitare la conversazione tra i commensali. Purtroppo, per politica del FAI, non è stato possibile realizzare foto della splendida argenteria e ceramica. Questa, più recente, era Richard Ginori.
L’evoluzione di Palazzo Doria Spinola
Il percorso di visita a Palazzo Doria Spinola ha permesso di ricostruire idealmente una parte importante della storia della Superba: dalla costruzione intorno alla metà del Cinquecento per l’ammiraglio Antonio Doria, marchese di Santo Stefano d’Aveto imparentato con Andrea Doria, passando per l’inserimento nella celebre edizione dei Palazzi di Genova incisa da Rubens nel 1624, anno in cui il palazzo perviene agli Spinola che lo terranno sino al XIX secolo, fino al 1876 quando lo acquista il Comune di Genova, per cederlo poi alla Provincia, oggi Città Metropolitana.
Da qui, la struttura dell’edificio subisce molti cambiamenti, per la sistemazione degli uffici pubblici e per adattarsi al nuovo sviluppo urbanistico della città.



Mentre la visita con il FAI – di circa un’ora abbondante – andava concludendosi, si è avuto modo di apprezzare le mappe dipinte nel loggiato interno. Quella di Genova ha in particolar modo attirato l’attenzione: pare infatti che sia stata realizzata nell’800 – quindi di trecento anni più tarda delle altre – ma con uno stile cinquecentesco che ha messo in crisi diversi esperti al momento della datazione.

I dettagli più apprezzati dal pubblico presente alla giornata FAI
Molti i dettagli, durante la visita, degni di nota: dai lampadari in vetro di Murano (installati in occasione del G8) a vecchi giornali d’epoca, ecco una gallery di cosa era possibile fotografare e che ha più colpito il pubblico.








