Roma, 9 marzo: Genova è eletta capitale del libro 2023

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Giovedì 9 marzo si è svolta la proclamazione a Roma la proclamazione della capitale del libro 2023 italiana. L’evento si è svolto nella sala Spadolini del Ministero della cultura, alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano, del direttore generale della direzione generale Biblioteche e Diritto d’Autore, Paola Passarelli; del presidente della giuria Francesco Perfetti e del presidente del Centro per il Libro e la Lettura Marino Sinibaldi. Collegato anche il sindaco Marco Bucci. La Superba ha superato la concorrenza di Firenze, Lugo (Ravenna), Nola (Napoli), San Quirico d’Orcia (Siena) e San Salvo (Chieti).

Biblioteca Cervetto di Genova, la città eletta capitale del libro 2023
Biblioteca Cervetto di Genova, la città eletta capitale del libro 2023 – Foto: Biblioteche di Genova

Perché Genova è stata eletta capitale del libro 2023

Per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale, la città di Genova è stata alla unanimità individuata come Capitale italiana del Libro per il 2023, pur in presenza di altri progetti ugualmente elevati e meritevoli di attenzione” ha riferito Sangiuliano, leggendo le motivazioni della giuria sulla scelta del capoluogo ligure, rispetto alle altre cinque finaliste – su un totale di 14 candidature presentate.

La scelta – ha proseguito il ministro della Cultura – ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto più in generale delle collezioni del patrimonio storico, artistico e letterario, attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre contemporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura“.

Inoltre, “sono state anche apprezzate le iniziative già consolidate dal Festival della Storia a quello della Scienza fino alle mostre dell’editoria e alle fiere del libro, che contribuiscono a rendere la lettura anche uno strumento civile e di integrazione sociale. In particolare, è stata poi apprezzata la capacità di fare sistema attraverso il ricorso a energie pubbliche e private in grado di contribuire alla realizzazione di un programma idoneo e generare un ritorno per la città, sia di immagine che in termini economici“.

Promuovere la lettura è certamente fra i doveri fondamentali del mio ministero e la Capitale del Libro, ovvero la proclamazione della città che per un anno simboleggia il valore della lettura, è un’iniziativa che va in questa direzione

Ministro Sangiuliano

Il commento del Sindaco Bucci e del Presidente Toti

Soddisfatto per il riconoscimento il sindaco Bucci, ha commentato: “Sono commosso, contento e orgoglioso di quanto fatto dalla nostra città. Nonostante tutto quello che è successo negli anni precedenti abbiamo creato una rete, una sistema integrato di cultura, che ovviamente in questo caso pone il libro, biblioteche e archivi, come priorità, ma che comprende tutto. Architettura, arte e pittura, che fanno quella rete assolutamente unica e di cui siamo assolutamente orgogliosi“.

In un comunicato il presidente della Regione Giovanni Toti, con il sindaco, hanno poi aggiunto: “La proclamazione dimostra come la nostra città stia diventando sempre di più un punto di riferimento nel panorama culturale italiano anche grazie alla ricchezza e all’effervescenza delle sue istituzioni culturali. (…) Un grande lavoro svolto non sono in Italia ma anche a livello internazionale e siamo certi che questo autorevole traguardo porterà ancora più prestigio al capoluogo ligure a livello culturale e turistico. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato incessantemente per arrivare a questo enorme riconoscimento, in particolare all’onorevole Ilaria Cavo per averci sempre creduto“.

Il progetto e il premio per essere la capitale del libro

Il premio per la vittoria genovese vale un finanziamento da 500mila euro per la realizzazione del progetto proposto in gara.

A Pagine spiegate” – titolo del progetto genovese – propone di mettere in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale e, attraverso questo, aumentare la coesione territoriale. Tra gli obiettivi di sviluppo e trasformazione che questo progetto intende perseguire c’è il lavoro con e per le comunità, che vede il libro come motore verso la consapevolezza. Il titolo scelto è mutuato dalla tradizione marittima che da sempre è insita in Genova: le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Questa la metafora dietro il titolo: spiegando le pagine – aprendo i libri, rendendoli accessibili- per essere strumenti, le si rendono come vele al vento, ma di conoscenza, valorizzazione, crescita e di cittadinanza e movimento verso il futuro. 

La proposta, che individua Palazzo Ducale come soggetto attuatore, prevede un vasto numero di attività sul territorio. Queste vanno dalle letture pubbliche a interventi strutturali alle biblioteche cittadine, dalle attività educative all’acquisto volumi, dalle mostre con protagonisti i libri a una edizione speciale dei Rolli days.

I nomi che hanno presentato il dossier per la gara sono quelli di Giacomo Montanari, coordinatore del Tavolo della cultura, e Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

Le voci discordanti

Il Sottosegretario alla Cultura Sgarbi non è soddisfatto della vittoria di Genova in questa sfida per la Capitale del Libro. Il Sottosegretario sostiene infatti che

è troppo facile scegliere Genova o Firenze fra le sei finaliste che comprendevano anche Lugo, Nola, San Quirico d’Orcia e San Salvo” e “bisogna istituire tre fasce: grandi città metropolitane, medie città di provincia e piccoli comuni sotto i diecimila abitanti“.

Con il tipico aplomb con cui commenta le vicende artistiche del genovese, Vittorio Sgarbi ha aggiunto qualche parola. “Con i fondi di 500.000 euro che andranno a Genova come capitale del libro si induca il recalcitrante sindaco a convincersi a comprare la bellissima biblioteca di Marcenaro, il grande studioso che ha raccolto 40.000 libri”.

Il sottosegretario alla cultura nei mesi scorsi aveva parlato di Genova anche in merito ai lavori realizzati in piazza Portello. All’epoca aveva definito “gabbiotto immondo” l’opera, autorizzata, che ospiterà un ascensore per collegare la superficie con i parcheggi interrati che sta realizzando il gruppo Viziano. Ancora prima aveva creato polemica intorno al quadro di Rubens scomparso.

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