Bonaccini a Genova: il governatore emiliano in visita agli operai ex Ilva e poi comizio al teatro Stradanuova in vista delle primarie del Pd domenica prossima.
“Perdiamo da troppo tempo in Liguria, il Pd deve tornare un partito popolare e da combattimento” ha commentato così Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd e governatore emiliano.
Il politico ieri in visita a Genova ha voluto incontrare i rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento Ex Ilva di Cornigliano:
“Bisogna soprattutto confrontarsi con i luoghi dove ci sono alcune difficoltà, penso che per Genova questa sia un luogo importante che guai a perderlo e anzi quello che andrebbe fatto è investirci perché sappiamo che nell’industria quando non investi rischi e poi si perdono le opportunità e la competitività. Soprattutto qui ci lavora ancora tantissima gente”.
“Sappiamo – prosegue il governatore – della situazione dell’Ilva complessivamente, certamente questo luogo non può sparire. Bisogna convincere anche il Governo a pretendere investimenti. Vengo da una terra dove il confronto con le imprese è un lavoro quotidiano, è un dovere per chi fa politica confrontarsi con le persone che lavorano”, ha aggiunto il presidente dell’Emilia Romagna
Bonaccini ha parlato anche di lavoro, per il quale ha fatto due proposte:
“Sul tema del lavoro Bonaccini ha fatto due proposte: “Tagliare il costo del lavoro per dare più soldi in busta paga. E rendere più conveniente un contratto a tempo indeterminato rispetto a un lavoro precario. Facciamo una decontribuzione al 30% per chi assume a tempo indeterminato. In Emilia diamo risorse a chi investe ma se assume a tempo indeterminato”.
“Dobbiamo introdurre il salario minimo legale dove non arriva la contrattazione collettiva. Se sarò segretario faremo una campagna per introdurla. Ci vuole un Pd da combattimento per chi lavora e anche per le associazioni datoriali”.
Il presidente emiliano parla di “Pd da combattimento” con l’obiettivo di tornare alla percezione popolare che il partito ha sempre avuto. Per farlo serve stare tra le persone, ascoltarne i bisogni e cercare di riparare, interrompendo il drastico calo di consensi che il Pd ha avuto negli ultimi anni.
Bonaccini ha detto a riguardo:
“Io credo che uno dei problemi del Pd sia stato a volte avere poca poca voglia di andare in giro. Quando sono stato a Mirafiori ho scoperto lì che l’ultimo segretario nazionale c’era stato 11 anni prima e io peraltro segretario nazionale non lo sono. Bisogna tornare di più dove la gente lavora, vive e studia. Bisogna avere il gusto di mettersi le scarpe e consumare le suole che non vuol dire per forza ricevere consenso, perché per ricevere devi dimostrare di essere anche capace e saper interpretare i problemi. Però se le persone possono interloquire con te sanno che su di te potranno quanto meno contare”.
Bonaccini a Genova: il comizio
Al termine dell’incontro con i lavoratori ex Ilva si è diretto verso via Garibaldi dove ha tenuto il suo comizio, presso il teatro Stradanuova in vico Boccanegra.
Il comizio – in vista delle primarie di domenica prossima per eleggere il nuovo segretario del Pd – si è aperto con tre testimonianze della società civile: Lucia D’Imola, 32enne affetta da fibrosi cistica e volontaria per la Lega Italiana fibrosi cistica, Fabio Manzella, giovane imprenditore e attivista per la sostenibilità ambientale, e Chiara Lastrico, pedagogista impegnata nella difesa dei diritti della salute.
Poi ha preso parola Bonaccini, che ha espresso vicinanza al lavoratore di Ansaldo Energia, trattando la delicata tematica di infortuni e sicurezza sul lavoro. Dopo di ché ha parlato dell’importante cambio di passo che dovrà fare il Pd per tornare in careggiata, tornando ad essere un partito laburista.
Ad accompagnare il governatore emiliano il senatore Lorenzo Basso e il capodelegazione Dem al Parlamento europeo, Brando Benifei. Piena la sala, con circa 300 persone di cui diverse rimaste in piedi: tra i presenti, anche la senatrice Annamaria Furlan, l’ex governatore ligure Claudio Burlando, il consigliere regionale Pippo Rossetti, l’ex deputato Franco Vazio.
Foto di copertina: La Voce di Genova
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