Lasciata l’auto lungo il fiume Centa, pranziamo in quel raro gioiello medievale (su fondamenta romane) che è il centro storico di Albenga. Uscendo dal ristorante è quasi impossibile non rimanere ammaliati dalle torri, la cattedrale e i palazzi antichi ben conservati.
In questo momento però abbiamo voglia di scaldarci al sole, e, naturalmente, fare due passi… Raggiungiamo così in collina, a pochi minuti di distanza (in auto), la Via Julia Augusta, l’ideale per una passeggiata digestiva.
La passeggiata romana di Albenga
Si tratta di un sentiero esposto a mezzogiorno e tutto a mezza costa, che vanta un discreto valore storico e archeologico. È infatti un tratto della strada costruita ai tempi dell’Imperatore Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia e la Spagna.
Partiamo con una salitina piuttosto ripida, per poi costeggiare i resti di un anfiteatro romano e di una necropoli con 7 recinti funerari risalenti al primo secolo. Dei monumenti romani rimane ben poco… ciononostante aleggia nell’aria un certo fascino antico. I cartelli descrittivi con attente ricostruzioni di ciascun recinto aiutano la fantasia.
Ci accompagna per tutto il percorso la splendida vista sull’isola di Gallinara, con la sua buffa forma di tartaruga, e case sempre più rade, affogate nella macchia mediterranea.
Il fondo è vario: sterrato, ghiaioso, a tratti asfaltato, e, in un punto, a circa 20 minuti dalla partenza, lastricato proprio come ai tempi dell’impero (probabile rifacimento però di epoca medievale).
Curiosità: Nello specchio d’acqua di fronte all’Isola di Gallinara si trova il relitto di una nave romana affondata nel I secolo A.C. meta di appassionati di immersioni da tutto il mondo. Le anfore che costituivano il suo carico sono custodite nel museo navale romano di Albenga.
Dopo un’oretta, arriviamo alla graziosa chiesetta romanica di Sant’Anna ai Monti (ora chiusa da cancellate), prima della discesa finale verso Alassio.
A soli dieci minuti da Sant’Anna, c’è una gradevole sorpresa: Santa Croce. Una chiesetta romanica nuda: banchi e altare semplicissimi, una sola navata illuminata a malapena da una finestra colorata e due feritoie (da qui parte un’altra passeggiata tra l’altro!).
Un’atmosfera speciale, rimarcata dal bel portico. In netto contrasto, all’esterno, con le terrazze belvedere con panchine, da cui ammirare il porticciolo e Alassio.
Dopo, non resta che scendere in paese tra ville e giardini.
Raggiungere il famoso “budello” di Alassio, paradiso dello shopping? Certo che sì, ma prima un’occhiata alla spiaggia deserta, più romantica che mai…
Pro
La costante vista sull’isola di Gallinara
Contro
Qualche costruzione tipica dell’edilizia incontrollata degli anni ’50/’60