GENOVA – Sono state confermate anche per il 2023 le misure per la gratuità di ascensori e metro AMT. La sperimentazione (dalle 10 alle 16 e dalle 20 alle 22), iniziata un anno fa, scadrebbe a dicembre 2022.
La promessa della giunta, espressa per bocca dell’assessore Matteo Campora, si affianca alla riduzione dell’abbonamento annuale per gli under 26 da 650 a 300 euro.
Il nuovo abbonamento si chiamerà Met26 e consentirà di viaggiare sull’intera rete Amt, comprese Navebus e la ferrovia Genova Casella. Potrà essere caricato direttamente sul proprio smartphone oppure sulla card CityPass.
“Stiamo procedendo a una vera integrazione tra il servizio extraurbano e urbano in quella che è una azienda unica – dichiara Garbarino, consigliere della Città Metropolitana di Genova – con una soluzione per i più giovani nata anche grazie a uno studio congiunto affrontato con gli amministratori comunali del territorio“
Queste sperimentazioni si inseriscono nel più ampio progetto a lungo termine di un servizio di trasporti pubblici “gratis” a Genova e di incentivo ai cittadini a lasciare la macchina a casa.
Che Marco Bucci avesse questa idea, si sapeva fin dalla sua precedente amministrazione. Ma non mancano i dubbi sulla sostenibilità economica di una simile manovra.
“Non ci sono problemi di copertura economica grazie all’incremento nel numero dei passeggeri e a nuovi fondi per la mobilità” rassicura Campora. Tuttavia restano delle perplessità sullo stato di salute dell’impresa pubblica. Se è vero che il numero di passeggeri AMT è incrementato non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia.
L’azienda di trasporti sta cercando di centrare il pareggio di bilancio, cosa che sembra impossibile senza l’intervento di fondi governativi. Si parla di 13 milioni di ristori per il solo 2021.
Inoltre sono lievitati i costi, con il prezzo del gasolio in aumento di più del 20% e bollette anche più gonfie. “Oggi AMT si regge per un terzo con le bigliettazioni” replica ancora Campora. Abbiamo molte idee per recuperare quei soldi, come il congestion charging (un sistema di pedaggio per alcuni tipi di veicoli per raggiungere certe zone ndr).”
La promessa è di trovare una soluzione in 24 mesi. Ancora incentro, tra l’altro, l’esito della sentenza sull’incandidabilità del sindaco, che potrebbe gettare un’ombra sull’intero progetto.