Bio-Distretto Val di Vara
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ll Bio-Distretto Val di Vara si presenta

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VARESE LIGURE – I risultati del Bio Distretto Val di Vara in convegno a Sesta Godano.

La giornata dedicata al Bio-Distretto Val di Vara è stata fitta di attività dimostrative e ha proposto un convegno sul tema.

L’appuntamento si è svolto presso l’azienda agricola Andrea Semenza, a Scrutabò (Varese Ligure), presso quindi l’impresa pilota prescelta per la sperimentazione del progetto “Innovabiozoo“, per le dimostrazioni dei risultati sul campo.

A seguire, il trasferimento a Sesta Godano, per il convegno finale sul miglioramento della redditività della filiera zootecnica biologica attraverso la gestione innovativa delle risorse foraggere locali e delle strutture di allevamento.

Con gli interventi di: Marco Traversone, sindaco di Varese, Paolo Rossi, Centro ricerche produzioni animali, Aldo Dal Prà, Consiglio per la ricerca in agricoltura ed economia agraria, Alessandro Triantafyllidis, presidente Biodistretto Val di Vara, Luca Colombo e Martina Re, Fondazione per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, Andrea Confessore e Chiara Aquilani, Università di Firenze e Marco Capurro, funzionario Regione Liguria.

Bio-Distretto Val di Vara, un progetto per incrementare il settore del biologico

Già a settembre scorso, tra le altre cose, Varese Ligure aveva ospitato un convegno organizzato da Ana Bio e Cia per discutere sulle opportunità offerte dalla creazione di un distretto biologico.

L’istituzione di un Distretto Biologico – era stato chiarito fra le altre cose in quell’occasione – può rappresentare un’innovazione nell’approccio alla pianificazione territoriale. Una metodologia di sistema che consente di attivare politiche ed azioni capaci di valorizzare e promuovere l’identità e la vocazione di un territorio su più fronti: la produzione agricola, agro-alimentare, il turismo, l’artigianato, la cultura. Tali iniziative avranno successo se istituzioni, stakeholders e cittadini sapranno condividere un progetto comune lasciandosi coinvolgere in esso e partecipandovi attivamente come individui e come collettività“.

Nel bio-distretto la promozione dei prodotti biologici si coniuga con la promozione del territorio e delle sue peculiarità allo scopo di implementare lo sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali. Giandriale, per esempio, è un’azienda agricola posizionata a 700 sul livello del mare, con terreni distribuiti per 150 ettari, in una zona della Liguria sotto la protezione dell’Unione Europea per il rispetto e l’eccellente consapevolezza dell’ambiente dimostrato dalle comunità locali.

Nunzio Festa

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Info Nunzio Festa

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Nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna. Giornalista, poeta, scrittore. Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto. Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista. Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa). Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”. Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”. Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”. Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”. Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana. Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”. Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano. nunziofesta81@gmail.com.

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