GENOVA – “Approdo sicuro” è il primo centro ligure contro le discriminazioni sessuali. Nato a Genova, città dell’accoglienza, degli incroci, degli incontri, il primo servizio della regione Liguria pensato e costruito “contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere“, finanziato dall’Ufficio antidiscriminazioni razziali (Unar) del dipartimento Pari Opportunità presso la presidenza del Consiglio dei Ministri è attivo da pochi mesi.
“Approdo sicuro” è una struttura che, a titolo gratuito, garantisce alle persone Lgbtqia+ assistenza legale, sanitaria, psicologica, di mediazione sociale alle vittime di discriminazione o violenza in ragione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.
“Sono comprese – spiegano dal centro pubblico – le persone allontanate da casa, le vittime di violenza familiare ed in generale le persone Lgbtqia+, compresi migranti Lgbtqia+, in stato di vulnerabilità, con il preciso obiettivo di realizzare specifici percorsi per il loro inserimento sociale e lavorativo, indipendentemente dal luogo di residenza“.
Il Centro Approdo Sicuro si trova nella sede di Arcigay in via del Lagaccio 92R a Genova, con i seguenti orari: tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00; i pomeriggi di martedì, giovedì e sabato dalle ore 14:00 alle ore 18:00.
Partner del centro sono diverse realtà cittadine e liguri in genere: Aied Genova, Anlaids Liguria, Il Cerchio delle Relazioni, Cipm Liguria, Centro per Non Subire Violenza Onlus (da U.d.i.), Movimento Imperiese Arcobaleno – Comitato Territoriale Arcigay Imperia, Apertamente – Comitato Territoriale Arcigay Savona, Uil Liguria, Fondazione Centro di Solidarietà Bianca Costa Bozzo Onlus (Ceis Genova), La Casa nel Parco Ets, Centro Studi Medì.
Approdo Sicuro: più di uno sportello per cittadine e cittadini in difficoltà.
Il Centro da alcuni mesi, come da tempo accadeva in alcune altre città italiane, offre diverse possibilità di accoglienza, in forma multipla e diversa. Questo nuovo spazio sociale ligure va ad incrementare le possibilità di aiuto dopo quello offerto dal primo ascolto garantito dai vari servizi di assistenza soprattutto telefonica perché, dopo anni che in numeri sono rappresentati da diverse centinaia di segnalazioni di situazioni di difficoltà raccolte dall’Arcigay, lo sportello è pensato quale presidio fisico per chi denuncia di essere vittima di discriminazioni di questo tipo. A Genova vengono accolte le richieste di aiuto, per fare un esempio, di persone che dai luoghi di provincia sono costrette a scappare verso la città del Porto Antico.
Per i minori, soprattutto, fare coming out può essere un dramma. Continua a essere difficoltoso, nonostante miglioramenti registrati in questi anni. Ma l’apertura del Centro Approdo Sicuro è parte di un percorso lontano, e quindi specie per questa ragione riesce a modellarsi con i tanti casi uguali e diversi davanti ai quali operatrici e operatori si trovano di fronte.
Il progetto adesso è finanziato dallo Stato per un anno. Ed è il punto al momento più visibile di una storia cominciata una ventina di anni or sono, quando il qui compianto don Andrea Gallo era al fianco di attiviste e attivisti che quotidianamente si battono contro ogni forma di discriminazione.
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