Alle 18 di questa sera si terrà al Galata Museo del Mare l’inaugurazione della mostra “GENOVA, COLORI DI MARE” del fotografo e blogger di viaggi Fabio Accorrà a cura di Giulia Cassini con intermezzo musicale di Yesenia Vicentini.
La mostra, con vernissage ad ingresso libero, ha come scopo primigenio quello di valorizzare Genova e la sua principale identità: il mare.
Il nucleo delle venti opere selezionate per l’esposizione sono estratte dal libro fotografico “I Colori di Genova” (Erga Edizioni) e sono accomunate dalla palette cromatica e dalle sfumature attrattive di orizzonti d’acqua in cui il marino si riverbera in tutte le sue forme dai richiami al sacro sino al waterfront più avveniristico.
“GENOVA, COLORI DI MARE”, visitabile sino all’11 ottobre presso la Galleria delle Esposizioni al secondo piano del Galata Museo del Mare, è realizzata in sinergia con il Mu.MA, la Cooperativa Socio-Culturale, il Consorzio Nazionale Servizi, l’Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione col patrocinio dell’Associazione Giornalisti e Fotografi di viaggio Neos.
Fabio Accorrà è un inguaribile fotografo di viaggio, tanto che la sua grande passione per la scoperta di città e paesi in Italia e all’estero, zaino in spalla, riesce a fornirgli quella lente di Clio con cui l’immagine diventa cartina tornasole dell’anima di un luogo, spesso costruita su molteplici profili ed inclinazioni.
Nella mostra genovese propone diverse angolazioni della città che danno modo di riflettere su una vera e propria apologia dei sensi, dai toni poetici del paesaggio naturale a quelli antropici, popolati di tecnologia e di luci.
Di fatto, la caratterizzano quattro sezioni: “Mare, dalla pesca al commercio”, “Mare, luce che sfuma al tramonto”, “Mare, scorci di luce e partenze”, “Orizzonti, tra sacro e profano”.
Il fil rouge dell’esposizione è la piena libertà di pensare, di sentire, di linguaggio, di emozioni, per restituire la chiave di volta tra mondo fenomenico e delle idee tramite un linguaggio accessibile ed universale come il colore.
Il manifesto dell’esposizione coglie in pieno l’unione tra futuro e tradizione nel taglio col pescatore di spalle che riannoda le reti, immerso nei toni caldi della laboriosità.
Con il fascino della verità, propria della fotografia, Accorrà ci stimola a guardare e riguardare il territorio natale sia che ci cali nella contemplazione di un immutabile presente sia nel riavvolgersi dei riti o delle
celebrazioni.
Ideata, studiata e realizzata appositamente per il Galata Museo del Mare, “GENOVA, COLORI DI MARE” risulta in linea con la mission del museo e amplifica la capacità di Fabio Accorrà di essere un testimone del suo tempo, un cronista di emozioni particolarmente acuto. Impreziosisce il percorso mostra, calibrato e lineare, la teca centrale che fa convergere l’attenzione del target young con un photo contest dedicato.
FABIO ACCORRA’: nato a Genova nel 1984, viaggiatore da sempre, si avvicina alla fotografia negli anni Novanta sviluppando i primi rullini e utilizzando la polaroid. La fotografia riesce a segnare indelebilmente ogni suo viaggio, dai paesaggi sconfinati della Lapponia alla vita caotica di New York e Tokyo, dalla sabbia del deserto alla potenza della natura islandese. Nel 2019 espone al Consolato generale del Giappone la mostra fotografica “The Colors of Japan”, nata dall’omonimo libro pubblicato nello stesso anno da Erga Edizioni. Nel 2020 traguarda il successo con la mostra fotografica “I Colori del Giappone” al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova.
E’ tra i giurati al prestigioso concorso fotografico Wiki Loves Monuments con Wikimedia Italia per la Regione Abruzzo nelle edizioni 2019 e 2020. Nel maggio 2021 pubblica “I Colori di Genova” (Erga Edizioni), libro fotografico che racconta le bellezze della Superba. Nel marzo 2022 partecipa con una sua opera fotografica alla mostra “Artisti d’Italia” a Villa Reale di Monza curata da Vittorio Sgarbi. A giugno 2022 pubblica il suo terzo libro fotografico, “Venezia colori e parole del silenzio” (Erga Edizioni), un reportage fotografico che racconta Venezia come non si era mai vista, deserta nell’ultimo lockdown.
SEZIONI MOSTRA:
“Mare, dalla pesca al commercio”
“Mare, luce che sfuma al tramonto”
“Mare, scorci di luce e partenze”
“Orizzonti, tra sacro e profano”.
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