Voce del Mare mi ha affascinato fin dalle prime righe grazie alla scrittura elegante ed evocativa dell’autrice in grado di far immergere il lettore nel mondo incantato delle Mami Wata. Il romanzo è un retelling de “La Sirenetta”, ovvero una rivisitazione romanzata di una delle fiabe Disney per eccellenza.
Simidele è una Mami Wata da poco tempo, le sue gambe hanno lasciato il posto a una coda di pesce e la sua missione è quella di seguire le navi degli schiavisti e recuperare le anime degli sventurati che vengono gettati in mare, morti in seguito alle percosse degli schiavisti o alle terribili condizioni in cui vengono tenuti. Non mi aspettavo di trovarvi dei rimandi storici né che questi avrebbero avuto tanta importanza, invece, il tema della schiavitù e della deportazione è molto importante e la cosa mi ha piacevolmente stupito contribuendo a rendere questo romanzo ancora più unico nel suo genere.
Simidele vorrebbe poter fare qualcosa di più oltre che raccogliere le anime dei morti e non capisce perché le Mami Wata devono limitarsi a questo triste, per quanto importante, compito. Ed è per questo che, quando, accostandosi all’ennesimo corpo trovato in acqua, si accorge che il ragazzo è vivo, non può lasciarlo al suo inevitabile destino.
Il dio supremo Oludumare ha deciso che gli Orisha non devono immischiarsi nella vita e nella morte degli umani, se dovesse scoprire che Simidele ha infranto le regole sarà la fine per tutte loro
Gli dei sono creature maestose, affascinanti, strane, a volte benevole, altre terribili e implacabili. L’unica possibilità per salvare le Mami Wata e Yemoya è quella di invocare la clemenza di Olodumare prima che il malvagio Eshu, il messaggero del dio, lo informi di quanto ha fatto.
Portare a termine la missione si rivelerà però quasi impossibile e la storia, che potrebbe sembrare fin qui, abbastanza semplice, diverrà man mano sempre più intricata.
Voce del Mare è un retelling unico del suo genere che mescola alcuni degli elementi cardine della fiaba della Sirenetta con leggende e miti africani dando vita a una storia originale, affascinante e avvincente. Non potrete fare a meno di restare affascinati dalla storia di Simidele, dal suo coraggio e dalla sua determinazione, dall’affetto che lega Kola alla sua famiglia, dalla crudeltà degli dei che, anche se, a volte, aiutano gli umani, possono rivelarsi freddi come il pungente vento invernale e divorati da una devastante sete di potere. Le descrizioni dei villaggi, degli usi e costumi dei popoli sono così vivide che non potrete fare a meno di sentirvi trasportati in terre lontane, forse più reali di quanto non sembri… Voce del Mare è un viaggio che va assaporato e che non posso che consigliarvi. Voce del Mare ha tutti i tratti di un racconto epico, di una fiaba proveniente da terre lontane dove il profumo del mare si mescola a quello delle spezie.
Strega del Crepuscolo _del blog Le Tazzine di Yoko