Il treno della vergogna: ipotesi di reato per i turisti che hanno invaso la carrozza dei disabili

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I legali di Assoutenti annunciano un esposto alle procure della Repubblica di Genova e Milano contro i turisti che si sono rifiutati di liberare i posti prenotati dai 27 disabili sul treno Genova-Milano.

L’accusa è quella di violenza privata.

Il presidente Furio Truzzi parla di “Episodio molto grave, un esempio di inciviltà e degrado morale che potrebbe realizzare un vero e proprio illecito di natura penale. Chiediamo alle Procure di Genova e Milano di identificare, anche attraverso l’ausilio delle telecamere di sicurezza, tutti i passeggeri che hanno costretto i ragazzi disabili a scendere dal treno, e di procedere nei loro confronti in base all’articolo 610 del codice penale secondo cui Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, a tollerare od omettere qualcosa è punito con la reclusione sino a 4 anni“.

Inoltre, Assoutenti chiede anche che “Le pubbliche autorità e le società del trasporto ferroviario elevino nei confronti dei responsabili un daspo a vita su tutti i treni italiani, vietando ai soggetti che hanno rifiutato di cedere il posto nella carrozza dei disabili l’utilizzo di qualsiasi treno, allo scopo di dare un segnale forte di condanna contro simili barbarie”.

Il ministro per le Disabilità Erika Stefani ha detto esplicitamente “Chiamiamo le cose con il loro nome e condanniamo questo gesto. L’inclusione è una battaglia che ci vede tutti uniti ed episodi del genere vanno stigmatizzati all’unanimità“.

Anche gli europarlamentari della Lega Antonio Maria Rinaldi e Marco Campomenosi si sono subito schierati contro l’orribile gesto dei 27 turisti:

“Quanto accaduto alla stazione di Genova Piazza Principe rappresenta un episodio grave. Esprimiamo sgomento e preoccupazione per la notizia del gruppo di cittadini disabili costretti a scendere dal treno perché dei turisti avevano occupato i posti loro riservati. E’ inaccettabile, un esempio di inciviltà di cui provare vergogna in Italia e in Europa“.

E nella loro nota condivisa hanno aggiunto che “La Lega è da sempre in prima linea, a Roma come a Bruxelles, per tutelare i diritti dei più deboli e dei disabili, e siamo certi che il nostro ministro per le Disabilità Erika Stefani metterà il massimo impegno per fare luce sulla deplorevole vicenda”.

Chi usurpa il diritto di un altro cittadino non è il benvenuto in Liguria, ha aggiunto Marco Campomenosi.

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